Porto, Seatrag replica a USB: “Accuse gravi ed infondate. La verità su turni e spogliatoi”
Livorno – SEATRAG Autostrade del Mare
A seguito di quanto apparso sulla nostra testata giornalistica ad iniziativa del sindacato USB, l’azienda precisa quanto segue al fine di sgombrare il campo da dichiarazioni del tutto pretestuose.
Intanto è bene precisare che USB non costituisce interlocutore sindacale della scrivente, ciò nonostante, pretende di superare le altre sigle sindacali, firmatarie del CCNL dei porti.
USB pretende di disquisire del contratto destinato ad integrare ed attuare un contratto nazionale, quello dei Porti, che neppure ha firmato, né ha contribuito a stendere!
Per l’integrativo, la ns. società ha già avviato un confronto con le sigle sindacali firmatarie del contratto in questione.
Sembra sfuggire ad USB che la libertà sindacale non appartiene solo alla parte lavoratrice, ma anche a quella datoriale.
Venendo alle (false) problematiche segnalate osserviamo quanto segue.
Spogliatoi:
la società dispone di adeguati spogliatoi per i propri dipendenti e la problematica circa la loro piena fruibilità, si ricollega alla circostanza che essi sono situati all’interno di un Terminal committente che deve provvedere ad un complessivo intervento di ristrutturazione che richiede tempi tecnici inevitabili e non imputabili alla scrivente.
Del resto, è in essere una interlocuzione anche con la ASL che, a fronte delle problematiche rappresentate (non riferibili alla scrivente, ribadiamo), ha concesso una proroga per i necessari adempimenti.
Quanto agli orari di lavoro, sembra sfuggire a USB, che conformemente alle previsioni del CCNL dei Porti – che è evidentemente ignoto o quantomeno non gradito a chi non lo ha sottoscritto – Seatrag opera in assoluta conformità alle sue previsioni e dunque senza programmazione della turnistica, mentre la rotazione del personale è dettata esclusivamente da esigenze organizzative e/o dalle mansioni che un lavoratore ricopre e per la quale è stato assunto e quindi da un criterio oggettivo e non discutibile.
Quanto riferito da USB sui presunti rischi per la sicurezza dei dipendenti — bene primario della nostra azienda –
è falso e lesivo
della sfera giudica della società e, soprattutto, smentito dai fatti vista l’inconfutabile costante attenzione spesa da Seatrag ADM in materia di sicurezza (dei resto la società aderisce al modello 231 sulla responsabilità aziendale, modello a cui aderiscono solo le aziende che fanno della sicurezza una missione primaria)
Se poi lo scopo di certe affermazioni è quello di esagitare gli animi per ottenere una visibilità altrimenti difficilmente ottenibile, la nostra Azienda saprà difendersi da affermazioni tanto gratuite ed inconsistenti provvedendo anche a tutelarsi se del caso, nelle opportune sedi