Porto, USB: “Marcia in dietro degli altri sindacati, noi avanti con le nostre rivendicazioni”
Livorno 29 novembre 2021
La posizione del sindacato Usb sul lavoro e sicurezza nel porto di Livorno
“Pochi giorni fa, in un comunicato ufficiale di USB, pubblicato a seguito del grande sciopero di 48 ore che ha visto tutti i lavoratori portuali uniti nella protesta, come scrivevamo le seguenti parole:
“Il rischio reale è che, a seguito di una apertura generica al confronto qualcuno decida di lanciare un segnale opposto chiedendo di allentare o sospendere lo stato di agitazione generale..”
Puntualmente, come è ormai consuetudine da parte dei sindacati confederali, è bastato un singolo incontro su temi generici e generali per produrre un passo indietro e chiedere ai lavoratori di aprire una “stagione di dialogo”.
Vogliamo evitare inutili polemiche.
La cosa più importante è che, a differenza del passato, nel nostro porto non ci sono solo i vecchi sindacati ma è attivo un percorso sindacale nuovo che sta coinvolgendo sempre più lavoratori sia nell’ambito strettamente portuale sia all’esterno (approfittiamo per salutare i ragazzi della Labromare che hanno deciso di aderire in massa ai sindacati di base e conflittuali).
USB aveva già svolto un incontro, durato oltre due ore, con il Presidente dell’Autorità Portuale e il segretario generale, neanche qualche settimana fa, affrontando i punti della piattaforma sindacale e ricevendo le medesime aperture da parte dell’ADSP.
Punti che continuiamo a considerare imprescindibili e che, da sempre, sono stati posti dalla nostra organizzazione sindacale:
Rispetto tassativo dell’ordinanza n°9. Salute e sicurezza dei lavoratori a partire dall’istituzione di un presidio medico h24 in area portuale.
Chiarezza su contratti e concessioni portuali. Stabilizzazione dei precari Intempo e di tutti i contratti a termine.
Creazione di un polo unico di manodopera da opporre allo strapotere di armatori e terminalisti.
Rinnovo dei contratti integrativi. Basta giungla dei contratti, applicazione del CCNL Porti per tutti i lavoratori che operano all’interno dello scalo e CCNL Trasporti e Logistica per i piazzali.
Chiariamo subito un altro punto importante anche nei confronti del Presidente dell’Autorità Portuale e delle istituzioni.
USB è il primo sindacato all’interno dell’ART 17 con la maggioranza dei delegati.
Bene che si incontri anche le altre organizzazioni ma qualsiasi accordo relativo all’allargamento di ALP (così come qualsiasi tavolo di confronto verrà aperto a seguito dello sciopero) deve passare dai lavoratori e dai delegati direttamente interessati e dalle tutte le organizzazioni presenti in porto.
In merito al possibile sciopero nazionale dei porti vogliamo chiarire anche un altro aspetto.
Chi lo ha proclamato pensa forse di chiamare alla lotta i lavoratori separando le questioni locali da quelle nazionali in un momento in cui si sta trattando in diverse aziende sui rinnovi degli integrativi e ci sono ancora decine di lavoratori che aspettano da anni la stabilizzazione?
Temi importanti come il DL Concorrenza e la possibilità di cumulo di concessioni per le società portuali, così come il riconoscimento del lavoro usurante sono questioni fondamentali su cui USB porti, a livello nazionale, ha già aperto un’interlocuzione con il Ministero. Forse è arrivato il momento di abbandonare le solite dinamiche di compromesso al ribasso e poca chiarezza e intraprendere un percorso di lotta condiviso, chiaro e determinato”.