Post-alluvione, il punto sulla situazione
Rossi a Livorno tira le fila dei lavori, ma non escono novità sul percorso del Rio Maggiore
Il presidente della Regione Toscana e commissario per il post alluvione, Enrico Rossi, ha tenuto oggi a Livorno un incontro per presentare il piano generale delle opere e i criteri per la concessione dei contributi sociali in favore delle popolazioni dei comuni colpiti dagli eventi alluvionali.
E’ un Piano degli interventi urgenti per il post alluvione da 35,5 milioni di euro (20 derivano dal bilancio regionale e 15,5 rappresentano lo stanziamento del Governo). Enrico Rossi aveva 30 giorni di tempo per completarlo dalla data di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Ordinanza 482; atto con cui il capo dipartimento della Protezione civile aveva deciso i primi interventi urgenti in seguito all’alluvione del 9 e 10 settembre.
“Oltre 7,7 – spiega Rossi – li abbiamo impiegati per gestire gli evacuati e per le spese di primo soccorso. E’ stata questa la primissima fase di emergenza in cui ci siamo concentrati nel rimuovere le situazioni a rischio e ad assicurare l’indispensabile assistenza alla popolazione. Contemporaneamente ci siamo occupati della messa in sicurezza delle aree colpite, operazioni che complessivamente hanno richiesto risorse per 24,8 milioni di euro destinati agli interventi urgenti e di ulteriori 3 milioni di euro utilizzati per evitare situazioni di pericolo o maggiori danni a persone o cose. Nel complesso stiamo parlando di 289 interventi per i quali ringrazio prima di tutto i miei uffici e poi tutti i soggetti che hanno fin qui dato il loro contributo, a partire dalla Protezione civile”.
il commissario ha ribadito i suoi successi in base ai numeri e tempi dei lavori:” Intanto i cittadini devono sapere che si sono attivati 150 cantieri, cosa di non poco conto in sei settimane: possiamo dire che sia un record nazionale. Gli interventi hanno riguardato e stanno riguardando il ripristino e il miglioramento dell’assetto idrogeologico: 81 (per un totale di 15 milioni di euro) riguardano la sicurezza idraulica, 40 (9,2 i milioni di euro necessari) la viabilità e 35 altre tipologie di interventi per 3,6 milioni di euro, ai quali si devono aggiungere oltre 5 milioni di euro che sono serviti per raccogliere e allontanare i rifiuti e i detriti. Abbiamo messo tanti soldi come Regione, anche se non toccava alla Regione, ma ci siamo sentiti in dovere di farlo.”
“Tra gli interventi già conclusi figurano quelli sul fiume Tora, sui torrenti Isola, Ugione e Chioma, sul Rio Ardenza, sul fosso e su botro Quercianella per un totale di 660mila euro. Tra quelli in fase di completamento da segnalare quelli sui torrenti Ugione, Chioma e Morra, sui rii Ardenza e Maggiore, sul botro della Madonnina e sul fosso del Molino per un totale di 2 milioni e 584mila euro.”
Per quanto concerne le famiglie e le imprese alluvionate, Rossi: “Adesso abbiamo raccolto le schede per chiedere al governo e al parlamento i risarcimenti alle famiglie, la protezione civile ci dava 9 mesi e noi lo abbiamo fatto in sei settimane.
Sono stati messi altri 8 milioni come Consiglio Regionale che sulla base di alcuni criteri cercheremo di far arrivare alle famiglie entro la fine dell’anno e queste risorse andranno a sommarsi a quelle che il governo manderà.”
Durante la conferenza stampa non è emersa nessuna novità sulle ipotesi inerenti le opere di sicurezza del Rio Maggiore e delle altre, Rossi : ” dovremmo trovare per la parte C ulteriori risorse, faremo tutti gli interventi in maniera puntuale, presenteremo tutti gli studi fatti con l’università, con i tecnici. La questione è : nella mia regione ci si pone un obiettivo, si ascolta i tecnici, gli esperti sulla materia e ci fidiamo dei tecnici che noi di solito nominiamo. ” Per maggiori informazioni sul futuro delle opere di sicurezza dovremmo quindi attendere ancora gli studi degli esperti dei quali ad oggi non conosciamo ancora i nomi, ma soprattutto non si conoscono i tempi. L’unica cosa certa è la volontà di mettere in sicurezza il rischio idrogeologico, sul dove intervenire, il come e il quando rimangono nel vago in attesa della presentazione degli studi.
Il Sindaco di Livorno Filippo Nogarin, al termine della riunione con Rossi ha detto che per quanto riguarda il punto C ( opere di messa in sicurezza) convocherà al più presto una conferenza stampa per illustrare la posizione dell’amministrazione comunale.