Politica 7 Ottobre 2021

Potere al Popolo: “Il PD anche a Livorno si conferma nemico dei lavoratori”

Potere al Popolo: "Il PD anche a Livorno si conferma nemico dei lavoratori"Livorno 7 ottobre 2021

Potere al Popolo: “Il PD anche a Livorno si conferma nemico dei lavoratori”

“La macchia sul Partito Democratico si allarga sempre di più.

Il caso sicuramente più grave dell’attacco ai diritti dei lavoratori è stato il Jobs Act, ma  a Livorno in Consiglio Comunale abbiamo assistito a una conferma di cosa pensa il PD dei sindacalisti e dei diritti dei lavoratori.

Ma andiamo con ordine.

Nel Dicembre 2020 un delegato sindacale che più di ogni altro si era battuto per il rispetto delle normative anti covid dentro la società AVR (l’appalto dello spazzamento della società del Comune AAMPS), venne licenziato senza motivo dopo essere anche stato pedinato da un investigatore privato.

Subito il sindacato indisse uno sciopero e come Potere al Popolo andammo a portare solidarietà al lavoratore in questione.

 

Chiedemmo anche all’amministrazione di intervenire su un tale gravissimo provvedimento che non aveva basi fondate.

La giunta provò timidamente ad intervenire, ma poi sposò la linea dell’azienda di aspettare la decisione di un tribunale.

 

Grazie anche alle pressioni che come Potere al Popolo abbiamo fatto sull’amministrazione, il servizio in appalto verrà reinternalizzato in AAMPS, tornando finalmente pubblico nel 2022 anche nella nostra città.

Giusto pochi giorni fa finalmente è arrivata la sentenza, dove il giudice del lavoro (nonostante il Jobs Act), ha ordinato ad AVR di reintegrare il lavoratore e che il licenziamento era illegittimo.

Purtroppo AVR non ha ancora reintegrato il lavoratore, cosa che potenzialmente potrebbe impedirgli di partecipare alla selezione per entrare in AAMPS il prossimo anno.

 

In consiglio comunale, con tutte le opposizioni, con la sola eccezione della Lega, avevamo presentato una mozione che chiedeva che venisse rispettata la sentenza e l’amministrazione si facesse carico di far sì che il sindacalista venisse immediatamente reintegrato; se ciò non avesse raggiunto un risultato, di garantire comunque al lavoratore di poter partecipare al bando di reinternalizzazione in AAMPS, di verificare e garantire questa possibilità anche ad altri lavoratori che avessero problemi simili.

Incredibilmente il Partito Democratico l’ha bocciata e ha votato contro (anche la Lega si è ben guardata dallo schierarsi con i lavoratori e si è astenuta).

Come al solito ha preferito schierarsi con i forti, e nel caso particolare con una società che non ha pagato pienamente gli stipendi ai lavoratori, che ha illegittimamente licenziato un sindacalista che si era battuto per i diritti di tutti, in particolar modo sulle questioni di salute, sicurezza e stipendi, e una società i cui vertici sono indagati per collusione con la ‘ndrangheta.

Di questa scelta scellerata noi ne prendiamo atto, e non possiamo constatare la nostra più assoluta distanza nei confronti di chi non ha il coraggio di stare dalla parte giusta, ma sta al fianco di aziende opache e inadempienti, invece che da quella dei lavoratori e dei loro rappresentanti.

Per di più il messaggio che si è fatto passare, è veramente pessimo perché, che una amministrazione comunale chieda il reintegro di un lavoratore in seguito ad una sentenza, è proprio l’abc dei diritti.

 

E che questo non sia accettato è irricevibile. Una amministrazione non può tollerare che aziende di un appalto pubblico non rispettino i diritti dei lavoratori e si inventino licenziamenti immotivati per punirli della loro attività sindacale. E non prendere posizione su questo è gravissimo, ma purtroppo segno della sensibilità di questa maggioranza PD in tema di diritti. Era chiesta una presa di posizione politica indipendentemente dalla sentenza comunque favorevole, ma invece il Partito Democratico se ne è voluto lavare le mani come al solito”.

 

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