Eventi 28 Luglio 2021

Potere al Popolo presenta il libro di Rossi “La battaglia di Livorno – cronache e protagonisti del primo antifascismo”

Giovedì 29 Luglio alle ore 21.15 in Piazza XX Settembre, Potere al Popolo Livorno presenta l’ultimo libro di Marco Rossi dal titolo “La battaglia di Livorno – cronache e protagonisti del primo antifascismo”.

Potere al Popolo presenta il libro di Rossi "“La battaglia di Livorno – cronache e protagonisti del primo antifascismo”Livorno 28 luglio 2021

Fra il 1920 ed il 1923 anche le strade di Livorno videro l’inizio di una lunga guerra civile in cui le differenze ideali tra quanti si affrontarono furono nette e l’ostilità profonda, anticipando quella combattuta un ventennio un ventennio dopo.

Negli anni precedenti la marcia su Roma e l’avvento del regime, il fascismo livornese entrò in contrasto, in particolare nei quartieri popolari, con una solida opposizione politica, fatto che emerge in modo chiaro e oggettivo dalla impressionante cronologia dei conflitti in quegli anni.
Oltre all’esperienza segnata dagli Arditi del popolo, fu una quotidiana resistenza di uomini e donne, nel segno dell’appartenenza di classe e della storica etica sovversiva, disposte ad impugnare le armi per opporsi e contrastare lo squadrismo del tricolore e la reazione padronale, in difesa delle libertà collettive e sociali.

Soltanto nell’agosto del 1922, grazie all’intervento del regio esercito e con lo stato d’assedio disposto dal governo, i fascisti ed i nazionalisti poterono imporre le dimissioni del sindaco democraticamente eletto, Mondolfi.

La caduta della giunta Mondolfi e l’occupazione del centro della città da parte delle squadre fasciste e nazionaliste fu possibile grazie a consistenti rinforzi provenienti dalle province di Pisa e Firenze e, soprattutto, all’apporto militare assicurato da contingenti di guardie regie e carabinieri, supportati da autoblindo, nonché da reparti dell’Esercito e della Marina che imposero lo stato d’assedio ordinato dal governo per mettere fine alla resistenza armata.

L’ideologia nazionalista, e intrinsecamente razzista del fascismo, era però incompatibile con la pluralità dell’identità labronica, come emerge da quanto scritto dai notabili del fascio livornese nel 1921, i quali al fine di motivare l’avversione incontrata a livello popolare scrissero:

“occorre, per chiarire meglio, risalire alle origini della popolazione di Livorno, formata in buona parte da elementi raccogliticci evasi, profughi, levantini, ebrei, in numero questi rilevantissimi […] terreno fertilissimo per le idee sovvertitrici e antinazionali”

Marco Rossi si occupa, da libero ricercatore, della storia dei conflitti di classe e delle insorgenze sociali.
Ha, tra l’altro, pubblicato: Livorno ribelle e sovversiva(2013); Livorno clandestina (2017); L’altra Camera del Lavoro (2020).

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