Potere al Popolo ritorna visibile su Facebook, “Oscurati per aver denunciato le violenze fasciste del 1921”
Livorno 2 luglio 2020 – Oscurata e riaperta la pagina Facebook di Potere al Popolo Livorno.
La pagina di Potere al Popolo Livorno pare avesse violato gli standard di Facebook, o almeno così ci era stato comunicato.
Non sappiamo se sia stata segnalata o se un bot o un solerte controllore non abbia minimamente capito il senso del post incriminato.
Quel che è certo, è che evidentemente postare il simbolo degli Arditi del Popolo può apparire una violazione delle norme della società di Zuckerberg.
Il 27 Giugno avevamo ricordato la dichiarazione fatta nello stesso giorno del 1921 da parte degli Arditi del Popolo.
Denunciavano le violenze fasciste contro operai e case del Popolo.
E avevano assolutamente ragione perché di lì a un anno ci sarà la marcia su Roma e l’avvento del fascismo al potere.
Ma la riflessione che vogliamo fare, a seguito del fatto che la nostra pagina è stata oscurata per 24 ore per poi essere rimessa on line, è quella:
della gestione privata di uno strumento pubblico e fondamentale come i social.
Oggi tutto viaggia sulla rete. Non parliamo solo dei profili dei politici, o delle pagine Facebook private, o dei profili di Instagram o Twitter, ma anche delle miriadi di informazioni personali che troppo spesso vengono cedute senza accorgersene proprio ai proprietari degli strumenti social.
Molti magari non ci fanno caso, ma quando ci si iscrive a Facebook ad esempio, si deve per forza accettare che:
tutto ciò che verrà pubblicato, diventerà di proprietà dell’azienda di Cupertino.
Dalle foto, alle informazioni personali, alle abitudini, i gusti della moda, del cibo e tutti altri dati che poi vengono usati per profilare gli utenti e queste informazioni vengono vendute a terzi per fare pubblicità mirate in base ai nostri gusti.
Oppure, caso ancora più grave, questi dati di profilazione vengono acquisiti da aziende che si occupano di politica e li usano per campagne elettorali mirate agli utenti, come risultato dallo scandalo di Cambridge Analytica che con tali dati, “truccò” le elezioni a favore di Trump e per la Brexit.
Insomma i Social hanno accorciato e avvicinato il mondo.
Ma siamo sicuri di poterci permettere che queste aziende diventate così determinanti per la quotidianità, stiano in mani private?
Che possano decidere di “zittirci” a loro piacimento (o a piacimento di un Bot) o di sapere tutto su di noi?
Vabbè, noi siamo tornati on line e quindi abbiamo approfittato di questo fatto per pubblicare questa nostra riflessione.