Precetto pasquale interforze, Messa in Duomo presieduta dal vescovo Giusti
A concelebrare i cappellani militari Tollu e Mangialardi, coadiuvati dal cerimoniere vescovile Donato Mollica
Livorno, 18 marzo 2024 – Una occasione di preghiera e di vicinanza alle istituzioni militari e civili in vista della Santa Pasqua. Stamattina in Duomo è stato celebrato il precetto pasquale “interforze”. A presiederlo c’era il vescovo Simone Giusti.
A concelebrare i cappellani militari padre Stefano Tollu e padre Michele Mangialardi, coadiuvati dal cerimoniere vescovile Donato Mollica.
I cadetti dell’Accademia Navale hanno prestato il servizio liturgico.
La solenne celebrazione eucaristica ha visto la presenza delle massime autorità militari civili e istituzionali locali, tra le quali il prefetto della città di Livorno e i rappresentanti del Comune e della Provincia.
Presenti anche i vessilli delle associazioni combattentistiche e d’Arma.
Nell’omelia il vescovo Giusti ha sottolineato come la celebrazione della Pasqua significhi accettare sì la morte, ma anche che la morte non ha più l’ultima parola.
“Aver fede vuol dire fidarsi, anche e soprattutto della promessa di Gesù che dopo la morte ci ha promesso la vita piena”.
Mons. Giusti si è rifatto al Centurione dei Vangeli, che fa la sua professione di fede: “davvero costui è il Figlio di Dio”, chiedendo anche ai presenti di imitarlo.
Inoltre ai rappresentanti militari e delle forze dell’ordine il vescovo ha augurato “che il vostro lavoro quotidiano e la vostra missione siano animati da questa consapevolezza pasquale: nella lotta tra le tenebre e la luce, la vittoria è della luce”.