Porto 9 Dicembre 2017

Presentato il piano di sviluppo del porto per i prossimi tre anni

In occasione della riunione dell’Organismo di Partenariato

È stato presentato questa mattina all’Organismo di Partenariato della Risorsa Mare, riunitosi per la prima volta a Livorno dopo la seduta inaugurale a Piombino, il Piano Operativo Triennale 2018-2020.

Il Pot è un documento di programmazione realizzato con cadenza triennale e revisionato almeno annualmente. Al suo interno sono definite le strategie di sviluppo delle attività portuali e gli interventi volti a perseguire il raggiungimento degli obiettivi. Le oltre 100 pagine fotografano la situazione presente e passata degli scali di Livorno, Piombino, dell’Isola d’Elba e di Capraia, le prospettive future sotto ogni aspetto dell’attività portuale.

La prima parte del POT è dedicata ai mercati di produzione e di consumo di riferimento europei ed extra europei e al posizionamento strategico complessivo del nodo logistico integrato nel contesto nazionale. I porti del sistema – si legge nella nota del Pot – insieme hanno movimentato nel 2016 oltre 41 milioni di tonnellate di merce, contribuendo per oltre l’8,7% del traffico complessivo italiano. La AdSP del MTS contribuisce peraltro al 4% del traffico nazionale di merci alla rinfusa e oltre il 14% del traffico portuale italiano di merci varie (Ro-Ro, Contenitori e General Cargo) detenendo il primato nazionale nel comparto del traffico rotabile in termini di tonnellate movimentate e numero di mezzi commerciali sbarcati/imbarcati.

Dopo una disamina sulle potenzialità dei due scali con riferimento alle varie tipologie merceologiche, il POT si sofferma sul porto digitale, sull’industria 4.0 e sui macro obiettivi da raggiungere nel futuro: dalla realizzazione della AdSP unica, con la revisione e accorpamento delle funzioni, alla prevenzione della corruzione, promozione della trasparenza; dalla formazione del personale alla istituzione dello sportello unico amministrativo; dal rafforzamento dell’E-Government alla redazione dei nuovi regolamenti unificati, sino al rafforzamento di accordi e partenariati per lanciare azioni di sistema.

Uno spazio particolare occupa il capitolo relativo agli obiettivi, soprattutto infrastrutturali, da raggiungere per portare a compimento le disposizioni dei Piani Regolatori di Livorno e Piombino, che poi confluiranno in un unico Piano Regolatore di Sistema. Sono definiti prioritari gli interventi di realizzazione della Darsena Europa; il microtunnel e l’allargamento dell’accesso al canale industriale di Livorno; la resecazione della banchina “Calata Orlando” a Livorno (propedeutica assieme al tombamento del Bacino Firenze, alla realizzazione del nuovo Porto passeggeri); l’insediamento di General Electric a Piombino; il potenziamento della SS 398 e l’accesso viario nord alle aree portuali di Piombino

Un capitolo fondamentale riguarda le opere relative ai collegamenti ferroviari: l’AdSP intende dar corso alla “cura del ferro” allineando agli standard nazionali, europei e commerciali, l’offerta della rete infrastrutturale ferroviaria a servizio dei Porti di Livorno e di Piombino, promuovendo o realizzando direttamente: l’interconnessione Porto Livorno-Interporto Vespucci; la connessione ferroviaria tra Interporto e linea Pisa – Collesalvetti – Vada; il bypass della stazione di Pisa/collegamento via Pontedera, il potenziamento del passante appenninico tra Prato e Bologna, completando l’interconnessione con il corridoio Scandinavo Mediterraneo.