Prevenzione Covid e sistema di accoglienza migranti a Livorno, M5S chiede chiarimenti
Livorno 18 aprile 2020 – Scrive Stella Sorgente per il Movimento Cinque Stelle: “Il 1° Aprile 2020 è stata emanata dal Ministero dell’Interno la circolare con oggetto “Interventi di prevenzione della diffusione del virus COVID-19 nell’ambito del sistema di accoglienza. “Ulteriori indicazioni”.
La circolare richiama l’attenzione delle Prefetture affinché sia garantito nelle strutture di accoglienza il rigoroso rispetto delle misure di contenimento previste nei vari DPCM, onde evitare l’esposizione ai rischi di contagio per i migranti accolti e per gli operatori.
Tale circolare specifica inoltre che si debba assicurare, al fine di impedire spostamenti sul territorio, la prosecuzione dell’accoglienza anche a favore dei non aventi più titolo a permanere nei centri.
Il Movimento 5 Stelle di Livorno ritiene fondamentale conoscere il numero delle strutture CAS e SIPROIMI attualmente presenti in città, degli operatori e fornitori, delle donne e uomini ospitati (aventi diritto e non), nonchè la verifica del rispetto delle prescrizioni dei DPCM nelle varie strutture.
Sarebbe perciò opportuno che l’Amministrazione comunale si interfacciasse e collaborasse con la Prefettura affinché siano eseguiti appropriati controlli dal punto di vista igienico-sanitario-ambientale.
Pensiamo che sia un tema del quale non si è ancora parlato in città, ma che sia molto opportuna un’attenzione da parte della politica verso soggetti che diversamente rischiano di essere dimenticati e che sia altrettanto opportuno garantire la corretta gestione di situazioni che, se non adeguatamente controllate, possono poi essere strumentalizzate a vario titolo.
A tale proposito stiamo preparando un atto da poter portare alla discussione della quinta commissione consiliare quanto prima”.
Altresì il M5S ritiene necessario che l’Amministrazione, di concerto con la Prefettura, si attivi al fine di verificare le varie situazioni di marginalità sociale causate tra l’altro dall’abbandono dei centri di accoglienza e da una clandestinità “indotta”, e trovare soluzioni che garantiscano il rispetto delle misure di contenimento anche tra gli “ultimi” e i dimenticati” per evitare la diffusione del contagio ritenendo come, in questo tragico momento storico, debba essere data a tutti coloro che si trovano all’interno del nostro territorio la possibilità di potersi tutelare.