Provincia 17 Ottobre 2024

Progetto casa e ospedale di comunità Rosignano, Marabotti insoddisfatto 

Progetto casa e ospedale di comunità Rosignano, Marabotti insoddisfatto Rosignano Marittimo (Livorno) 17 ottobre 2024 – Progetto casa e ospedale di comunità Rosignano, Marabotti insoddisfatto 

Il progetto Casa e Ospedale di Comunità a Rosignano Solvay, dopo le problematiche emerse relativamente alla presenza di sostanze inquinanti nei terreni individuati per la realizzazione delle strutture, è stato oggetto di un approfondimento del sindaco Claudio Marabotti che con il vicesindaco Mario Settino, l’assessore Giacomo Cantini e i capigruppo della maggioranza, ha incontrato la Direttrice Generale dell’ASL Toscana Nord-Ovest Maria Letizia Casani per definire il futuro del polo sanitario rosignanese. 

I lavori del progetto, il cui valore ammonta a oltre 12 milioni di euro (provenienti da bandi PNRR, fondi statali e autofinanziamento da parte dell’ASL) sono stati bloccati – come accennato – a causa del riscontro di inquinamento del terreno. Poiché i livelli riscontrati di sostanze inquinanti erano risultati compatibili con una destinazione commerciale o di servizi (ma non con una destinazione residenziale), il sindaco ha chiesto alla Direttrice ASL se fosse possibile classificare l’opera come non-residenziale, rendendo quindi immediatamente eseguibili i lavori. Questa possibilità non è stata ritenuta accettabile dalla Direttrice.

L’unica ipotesi ritenuta percorribile da parte della dottoressa Casani è la divisione dei lavori in due distinti lotti – uno per Casa di Comunità, l’altro per Ospedale di Comunità – da finanziare e realizzare separatamente una volta effettuata la bonifica dell’area.

Il sindaco Marabotti ha manifestato la sua profonda insoddisfazione perché questa ipotesi rallenterà in maniera imprevedibile l’effettuazione dei lavori e comporterà inevitabilmente la perdita certa dei finanziamenti PNRR (che ammontano a oltre 4.5 milioni di euro). Il disappunto risulta ancora più profondo perché la presenza di inquinamento del terreno era già stata dimostrata nel 2018, durante un procedimento di caratterizzazione preliminare dell’area commissionato dal Comune di Rosignano i cui risultati furono comunicati alla Direzione ASL. Pertanto, sia le Amministrazioni comunali precedenti, sia la Direzione ASL erano a conoscenza da anni del problema e avrebbero avuto tutto il tempo per procedere ad una bonifica in tempo utile, evitando così la perdita dei fondi europei.

Durante l’incontro è stato affrontato anche il problema della carenza di servizi sanitari di cui i cittadini del Comune di Rosignano soffrono da anni e che il ritardo nella realizzazione del polo sanitario protrarrà per un tempo imprevedibile.

PUNTO DI PRIMO SOCCORSO.

C’è stata la disponibilità da parte della Direttrice ASL a far nascere a Rosignano, all’interno di un percorso sperimentale, un punto di primo soccorso, in concomitanza con la riforma del sistema di Emergenza Medica Territoriale che priverebbe il Comune di Rosignano anche del medico di emergenza. In questo modo rimarrà la presenza h24 di un medico formato per le emergenze, pronto a intervenire sul territorio ma disponibile per fornire supporto alle urgenze minori (codici bianchi e gialli), andando così a sgravare il Pronto Soccorso dell’ospedale di zona.

SERVIZIO DI ELETTROFISIOLOGIA.

Si è parlato anche di elettrofisiologia, con l’intesa di cercare di progettare congiuntamente delle modalità organizzative che consentano di utilizzare appieno le potenzialità della sala di elettrofisiologia inaugurata pochi mesi fa presso il presidio ospedaliero di Cecina, attualmente sottoutilizzata.

SALA DI EMODINAMICA.

Infine, il sindaco Marabotti ha ribadito la necessità dell’apertura di una sala di emodinamica presso l’ospedale delle Valli Etrusche, consegnando e illustrando alla Direttrice i dati elaborati dall’Agenzia Regionale di Sanità (ARS) in cui si evidenziano inaccettabili ritardi nel trattamento con angioplastica primaria dei soggetti colpiti da infarto miocardico acuto nelle aree corrispondenti alla Val di Cecina (sia alta che bassa) e nella Val di Cornia. Cosa ancora più seria è che i dati forniti dall’ARS indicano che le procedure attualmente seguite non sono allineate con le linee guida europee per il trattamento dell’infarto miocardico acuto. La Direttrice Casani, che ha dichiarato di non aver mai visto fino al momento dell’incontro i dati forniti da ARS, ha promesso un rapido approfondimento del tema.

Progetto casa e ospedale di comunità Rosignano, Marabotti insoddisfatto 

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