Ambiente 16 Dicembre 2021

Progetto “Livorno Amianto Free”, i risultati della mappatura

Progetto “Livorno Amianto Free”, i risultati della seconda fase

Livorno, 16 dicembre 2021

Si è conclusa la seconda fase del progetto “Livorno Amianto Free”, avviato dal Comune di Livorno nel 2020 con l’obiettivo di acquisire un quadro generale della presenza di amianto in città e di conseguenza a mettere in sicurezza la città stessa.

Dopo la realizzazione di una Carta georeferenziata che rappresenta tutti i siti cittadini oggetto di esposti o di pratiche per lo smantellamento di superfici con MCA (prima fase), è stata effettuata una ricognizione del territorio mediante un drone ad alta tecnologia in grado di compiere rilevazioni agli infrarossi delle superfici contenenti amianto, con contestuale riversamento dei dati in mappe georeferenziate, diversificate in base all’indice di degrado.

La terza fase del progetto consisterà nell’invio ai proprietari delle strutture in cui è presente l’amianto, di lettere di avvio di procedimento affinché effettuino le obbligatorie bonifiche a loro spese con ditte specializzate.

I dati acquisiti dal drone in questa seconda fase sono stati illustrati alla stampa dall’assessora all’Ambiente Giovanna Cepparello, e dai tecnici impegnati nel progetto: Michele Danzi responsabile dell’ Ufficio Bonifica e Sostenibilità Ambientale, il tecnico Michele Manzella e Glauco Ballantini funzionario dello stesso ufficio.

Questo il resoconto dell’incontro.

L’amianto è pericoloso per la salute umana: le sue piccolissime fibre, se inalate, possono causare l’asbestosi e diverse altre gravi malattie ai polmoni.

In passato l’amianto è stato massicciamente utilizzato in edilizia:

veniva infatti impiegato con funzioni isolanti, oppure impastandolo con altri materiali come il cemento (eternit) o le resine.

Con qouesto modo aumentava la resistenza del cemento, contenendo il peso di elementi prefabbricati, come ad esempio le lastre di copertura dei tetti o le tubazioni.

In Italia la Legge n° 257 del 27.03.1992 ne ha proibito l’estrazione, l’importazione e la lavorazione.

 

La presenza dell’amianto di per sé non è necessariamente pericolosa, lo diventa se le sue fibre si liberano nell’ambiente.

Il problema nasce, pertanto, quando i manufatti che contengono l’amianto si deteriorano.

Oggi la principale fonte di esposizione in Italia è data dalle coperture in eternit che:

col passare degli anni, per effetto delle intemperie ed in particolare delle piogge acide, sono andate progressivamente deteriorandosi con la possibilità, quindi, di liberare le fibre.

Pertanto la mappatura delle coperture in MCA (Materiale Contenente Amianto) dettagliata ed esaustiva risulta necessaria per procedere all’eliminazione dell’amianto presente sui nostri territori nell’ambito di una politiche di tutela della salute dei cittadini, di rigenerazione urbana del patrimonio edilizio.

Il Comune di Livorno nel 2020, ha pertanto dato avvio al Progetto “Livorno Amianto free” che si articola in tre fasi operative:

 

1^ FASE – Realizzazione di una cartografia di base con tutti i siti oggetto di esposti e/o pratiche per lo smantellamento di superfici di materiali contenenti amianto aggiornabile in progress;

2^ FASE – Volo aereo con drone tecnologico per il rilevamento agli infrarossi delle superfici di materiali contenenti amianto con il contestuale riversamento in mappe georeferenziate e diversificate in relazione ad un indice di degrado;

3^ FASE – Programma volto agli accertamenti amministrativi e all’avvio dei procedimenti per migliorare o procedere all’eliminazione delle superfici di MCA secondo un indice di priorità stabilito nella FASE 2.

La FASE 1 è stata completata nell’anno 2020.

La FASE 2, partita il 30 giugno 2021 con una giornata inaugurale ed un primo volo dimostrativo del DRONE decollato da Piazza della Repubblica, è stata eseguita dalla Soc. Aerodron, società specializzata in Italia del Settore ed una delle prime start-up italiane dedicate alla realizzazione di servizi utilizzando Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto, si è conclusa in data 13 dicembre u.s. con la consegna del lavoro da parte della Soc. Aerodron.

La documentazione trasmessa riassume tutte le informazioni ottenute dall’elaborazione delle analisi multispettrali delle immagini ottenute in volo dai droni.

Si riassumono i principali risultati del lavoro:

n° di coperture in M.C.A. sul territorio comunale: 1.081

Superficie totale di M.C.A.: 335.076 mq

Quantità di M.C.A. (15 kg/mq): 5.026 tons

M.C.A. per abitante: 2,16 mq

M.C.A. per Kmq di superficie: 3.197 mq

Si fa presente che su oltre 200 comuni del Nord Italia esaminati dalla Soc. Aerodron la:

– media di M.C.A. per abitante risulta essere di 15 mq

  • media di superficie di M.C.A. per Kmq di superficie risulta essere di 5.500 mq

Dall’analisi statistica delle informazioni ottenute è stato ottenuto il seguente grafico:

che individua la distribuzione della metratura delle coperture in relazione con il loro numero.

Le barre blu indicano il numero di coperture per classe di metratura.

Le barre rosse indicano la distribuzione della superficie per singole coperture.

Si può notare che oltre il 50% del numero delle coperture risulta di piccole dimensioni (inferiore a 50 mq) anche se rappresenta soltanto il 3,22% della superficie totale di M.C.A. presente.

Nella sottostante tabella si riassumono i dati forniti dall’analisi dei risultati:

Se esaminiamo in dettaglio le ultime 4 classi si può facilmente dedurre che quasi il 40% dell’amianto presente sul territorio è localizzato su solo 34 coperture.

Nella cartografia sono riportate le coperture con diverso colore:

– ROSSO le coperture con alta probabilità di contenuto di M.C.A.

– GIALLO le coperture per le quali non è stato possibile individuare con certezza la presenza di M.C.A.  perché poste in zone d’ombra oppure coperte da piante (n° 86 coperture)

–  VIOLA le coperture verniciate con fissativo consolidante e penetrante

– BLU le coperture con probabile verniciatura

su ogni copertura è inoltre presente:

– un quadrato colorato che rappresenta lo stato di conservazione delle coperture suddivise in tre categorie:

– bianco DISCRETO,

–  verde SCADENTE,

–  nero PESSIMO.

ed un numero che utilizzando i seguenti criteri “Stato di conservazione”; “Prossimità ai luoghi sensibili”; “Estensione della copertura”; “Presenza di trattamento”; “Ubicazione” mi indica lo stato di rischio della copertura individuato secondo le seguenti tre fasce:

– 18/24 rischio alto,

– 11/17 rischio medio,

– 5/10 rischio basso.

Lo stato di rischio individuato sulle varie coperture determinerà le azioni tecnico-amministrative che saranno intraprese dall’Amministrazione Comunale nel prossimo anno 2022, nell’ambito della terza fase del Progetto “Livorno Amianto Free”.

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