Progetto raffineria Eni, associazioni presentano osservazioni al Ministero
Livorno 9 maggio 2023 – Progetto raffineria Eni, associazioni presentano osservazioni al Ministero
Le associazioni “Federazione Nazionale Pro Natura” e “Adic Toscana Aps” hanno presentato al Ministero dell’Ambiente le osservazioni al progetto dell’Eni di Livorno
Il Ministero dell’Ambiente e per la Sicurezza Energetica (MASE) sottoporrà a Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) il progetto dell’Eni SpA di Livorno per la “Realizzazione, all’interno dell’area di pertinenza della Raffineria di Livorno, di una sezione di Bioraffineria destinata alla produzione biocarburanti”.
Le associazioni “Associazione per i Diritti dei Cittadini ADiC Toscana aps” e la “Federazione Nazionale Pro Natura” hanno presentato al suddetto Ministero un documento condiviso, mettendo in evidenza il loro punto di vista, che ha come elemento centrale la loro contrarietà a procedere alla realizzazione della sezione di Bioraffineria dell’Eni SpA, come richiesto dalla Società, in quanto il territorio necessita urgentemente di bonifica (Attesa da 20 anni) nonché di ulteriori accertamenti sanitari sulla popolazione e sui lavoratori diretti e indiretti che prestano la propria attività lavorativa all’interno del S.I.N. (Sito di Interesse Nazionale).
“E’ stato evidenziato – dichiarano la presidente dell’ADiC Toscana aps Clara Gonnelli e il presidente di Federazione Nazionale Pro Natura Mauro Furlani – che si debba porre, per quell’area S.I.N., come precondizione all’insediamento di nuove attività produttive, la bonifica dell’intera area inquinata a carico dei responsabili dell’inquinamento”.
Infatti il VI Studio epidemiologico S.E.N.T.I.E.R.I. pubblicato lo scorso 29.03.2023, effettuato dagli organi istituzionali competenti in tutti e 46 siti inquinati italiani, tra cui quello di Livorno, presenta in questa area una situazione con evidenti criticità sanitarie (vedi link per accedere allo studio e nello specifico vedere da pag. 156 a pag. 161 in cui viene rappresentata la situazione epidemiologica di Livorno-Collesalvetti) https://epiprev.it/pubblicazioni/sentieri-studio-epidemiologico-nazionale-dei-territori-e-degli-insediamenti-esposti-a-rischio-da-inquinamento-sesto-rapporto). La mortalità generale nel sito di Livorno-Collesalvetti risulta più alta di quella attesa su base regionale per entrambi i generi. I decessi per tutti i tumori maligni, per le malattie del sistema circolatorio e quelle dell’apparato digerente, sono in eccesso in entrambi i generi (maschi e femmine) ecc.
Da tempo anche le nostre associazioni richiedono che sia effettuato un approfondimento attraverso studi di microarea geografica (analisi sullo stato di salute delle cittadine e dei cittadini quartiere per quartiere e strada per strada). Lo studio avviato quattro anni fa dal COReAS1 della Regione Toscana è fermo, e le cause, in base a quanto ci è stato scritto dalla Regione Toscana sarebbero da imputare al fatto che i ricercatori dovrebbero utilizzare i dati personali relativi alla salute dei cittadini oggetto di tali studi, violando così la loro privacy. Risposta preoccupante, che ha costretto il CCAdb – un coordinamento di associazioni e comitati, di cui fa parte anche l’ADiC – a rivolgersi alla Conferenza Stato Regioni, in quanto questa preclusione alla sopraddetta indagine epidemiologica, da quello che ci è stato dato capire, potrebbe comportare problematiche analoghe non solo ai S.I.N. toscani ma anche a quelli di altre regioni italiane.
1 COReAS: Coordinamento regionale Ambiente e Salute, istituito dalla Direzione Sanità, welfare e coesione sociale, settore “Prevenzione collettiva” della Regione Toscana, a cui partecipano l’ARS, l’ISPRO, le AUSL toscane e il CNR di Pisa).