Protesta dei senegalesi, Nogarin: “Qualcuno cerca l’incidente diplomatico per scopi personali”
Protesta dei senegalesi, Nogarin: “Qualcuno cerca l’incidente diplomatico per scopi personali”
Livorno, 31 gennaio 2019 – “Alcuni rappresentanti della comunità senegalese di Livorno stanno cercando di creare un incidente diplomatico, diffondendo falsità ai più alti livelli istituzionali in merito al decesso e alla sepoltura del loro concittadino morto in ospedale il 15 gennaio scorso. Tutto questo è inaccettabile e rappresenta una mancanza di fiducia nei confronti di una comunità, quella livornese, da sempre rispettosa, solidale e accogliente”.
Così il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, in merito alla protesta annunciata da una parte della comunità senegalese in seguito alla vicenda di Thiam Gora, l’uomo di 59 deceduto in ospedale il 15 gennaio scorso e seppellito al cimitero dei Lupi tre giorni più tardi, dopo che nessun familiare si era presentato a reclamarne il corpo.
“Due giorni fa – prosegue il sindaco – il ministero degli Esteri, sollecitato dall’ambasciata senegalese, ci ha scritto ufficialmente per chiederci chiarimenti sulla vicenda. Ho personalmente contattato la segretaria particolare del ministro per spiegare come sono andate le cose, dopodiché abbiamo inviato formalmente un resoconto, allegando la documentazione che testimonia come tutte le procedure stabilite per legge siano state rispettate sia dal personale dell’Asl che dal Comune di Livorno. Tra questi documenti ci sono i tabulati telefonici che hanno registrato otto chiamate ai numeri di riferimento dei parenti di Thiam Gora, quattro al momento del suo decesso e quattro nei giorni successivi. Chiamate rimaste sempre senza risposta. Così come senza risposta sono rimasti i due messaggi lasciati in segreteria”.
“Ieri – aggiunge Nogarin – l’ex rappresentante della comunità senegalese di Livorno, Diop Mbaye, ci ha comunicato di aver organizzato una manifestazione di protesta nel centro della città per sabato prossimo. E questo nonostante la vicenda sia stata risolta positivamente meno di 48 ore dopo che ne siamo venuti a conoscenza, con il Comune e l’Asl che hanno disposto a tempo record l’esumazione del corpo e la restituzione ai familiari, dimostrando sensibilità e rispetto per il dolore di queste persone. Tutti hanno diritto di manifestare, ma questa volontà di alzare i toni denota un’inaccettabile mancanza di rispetto per l’intera città. Anche perché non ci troviamo davanti a un caso di discriminazione e nemmeno a una sepoltura effettuata senza avvisare i familiari. Siamo di fronte a un team di professionisti che ha fatto il suo lavoro come sempre, con dedizione e umanità, nel rispetto di regole e procedure”.
“Lo dico molto chiaramente – conclude Nogarin – se qualcuno intende scatenare un incidente diplomatico per riguadagnare credibilità personale all’interno della comunità senegalese, troverà in me un ostacolo insormontabile”.