Provvedimento minimarket: “Un atto non risolutivo necessario per andare verso una movida sana”
Il commento di Confcommercio Livorno
Livorno 23 ottobre 2024 – Provvedimento minimarket: “Un atto non risolutivo necessario per andare verso una movida sana”
Federico Pieragnoli, direttore provinciale di Confcommercio Livorno, si è subito espresso positivamente riguardo all’ ordinanza 416 del Sindaco di Livorno che va a limitare gli orari di apertura dei minimarket in alcune zone della città.
“Non è nel nostro stile sperare in limitazioni per le attività commerciali”, ha affermato Pieragnoli, “ma quando la situazione degenera, diventa indispensabile prendere provvedimenti.
La movida è una parte importante della vita sociale e non c’è nulla di sbagliato in un bicchiere di vino tra amici. Tuttavia, deve essere una movida sana, che non sfoci in eccessi pericolosi e non metta a rischio la sicurezza delle persone.
La chiusura dei minimarket alle 20:00 è un primo passo per garantire un equilibrio tra la vivacità della movida e il rispetto delle esigenze di sicurezza e decoro pubblico”.
Le preoccupazioni legate agli episodi di degrado e disturbo pubblico nelle aree del centro città, come piazza Garibaldi, piazza della Repubblica e altre zone coinvolte, dove spesso il consumo eccessivo di alcol è associato a comportamenti fuori controllo, coinvolgono anche Confcommercio.
“Questi comportamenti non solo danneggiano l’immagine delle nostre strade, ma compromettono anche il lavoro quotidiano degli esercizi che rispettano le regole”, ha aggiunto Pieragnoli.
Anche la presidente provinciale di Confcommercio Livorno, Francesca Marcucci, ha sottolineato l’importanza di una concorrenza leale e di regole uguali per tutti. “Stesso mercato, stesse regole.
Una città vivibile e accogliente non può prescindere da un’attività commerciale sana e rispettosa. Limitare gli orari di apertura dei minimarket e in questo modo evitare che lì vengano venduti alcolici a basso costo a qualsiasi ora della notte e a qualsiasi avventore, magari minorenne, può contribuire a ristabilire l’ordine e il decoro. E soprattutto, serve promuovere una nuova cultura del bere: godersi un bicchiere con consapevolezza e senza eccessi”.