Pugilato in lutto, è morto l’ex pugile livornese Franco Nenci. il ricordo di Lenny Bottai
Livorno 15 maggio 2020 – Lutto nel mondo del pugilato, è morto all’età di 85 anni l’ex pugile Franco Nenci
Franco Nenci era nato Livorno il 27 gennaio 1935, era un ex pugile italiano, e poi allenatore di pugilato, partecipò alle Olimpiadi di Melbourne del 1956 vincendo la medaglia d’argento nella categoria dei pesi superleggeri.
Il ricoro di Lenny Mangusta Bottay
“Ciao Maestro, un mare di ricordi mi legano a te.
I primi passi, il primo incontro di boxe, i primi tornei, i viaggi insieme in treno perchè non volevi guidare, i tuoi racconti.
Quella volta che la federazione non voleva vedermi combattere con i capelli lunghi e mi facesti da parrucchiere per nasconderli con le code dentro il casco.
Quando mi arrabbiavo coi giudici e ci mettevi una pezza, quando combinavo i primi guai e ti chiamavano.
Quei sabato mattina dentro la striscia fredda di boxe all’Accademia, il giorno dei guanti.
Poi le strade si sono divise, ma ogni volta che ci vedevamo era un mare di ricordi e abbracci, come l’ultima volta.
Sei stato unico, non solo come atleta, anche come insegnante.
La medaglia più grande è quella che tutti ti hanno riconosciuto: la semplicità.
Del resto il vero nome era “la mangusta di Franco Nenci”
Ricordiamo Franco Nenci ripercorrendo le tappe della sua attività sportiva, dalla carriera amatoriale fino al professionismo
La carriera amatoriale
Giovanissimo inizia a lavorare al porto e a frequentare la palestra di pugilato della città, l’Associazione Pugilistica Livornese (APL), a quei tempi situata presso il Mercato Centrale. Si dimostra presto un pugile abile, dotato di qualità tecniche e di rapidità di esecuzione.
Inizia la sua carriera dilettantistica all’età di 17 anni, e col suo sparring partner Mario Sitri, si qualifica per i giochi Olimpici di Melbourne 1956, in Australia, nei pesi superleggeri.
Nenci esordisce il 24 novembre, battendo il pakistano Rehmat Gul per KO alla 3ª ripresa; vince poi ai punti contro il tedesco Willi Roth, e poi ancora contro l’argentino Antonio Marcilla e il rumeno Constantin Dumitrescu.
Nella finale olimpica incontra il pugile dell’Unione Sovietica Vladimir Engibarjan, già campione europeo assoluto di Varsavia nel 1953.
Con Engibarjan, Nenci è sconfitto ai punti, dopo che l’arbitro e giudice unico statunitense decide inaspettatamente a favore del russo. È medaglia d’argento olimpica dei pesi superleggeri.
La carriera da professionista
Negli anni seguenti inizia la carriera da professionista che lo porta in pochi anni a combattere a Istanbul contro Garbis Zakaryan, a Madrid, a Tunisi contro Omrane Sadok, a Roma contro il campione italiano Domenico Tiberia, e a Ginevra contro Epiphane Akono, nel quale va al tappeto per tre volte, rialzandosi e conquistando alla fine un pari ai punti. Vince anche con Charley Douglas a Livorno.
Il suo unico tentativo di conquistare il titolo italiano dei pesi welter si infrange, a Torino, il 3 aprile 1964, sotto i pugni di Fortunato Manca, per Kot al 7º round.
Conclude la carriera nel 1967 a Senigallia, con una vittoria su Domenico Belvederesi.
Il suo record è di 36 vittorie (3 per KO), 8 pari e 13 (8 per KO) sconfitte per un totale di 57 incontri disputati da professionista
Successivamente è divenuto allenatore ed ha terminato la sua carriera nel gennaio del 2018 dopo aver allenato generazioni di livornesi.