Qualità dell’aria in casa e salute: cosa dicono i dati del lockdown e quali consigli seguire
Nessuno dovrebbe mai sottovalutare l’importanza della qualità dell’aria, ma non solo di quella che si respira all’aperto, ma anche di quella che circola in casa, perché si tratta di ambienti che ognuno di noi vive quotidianamente e per molte ore.
Il periodo del lockdown, da questo punto di vista, dovrebbe aver lasciato a tutti una lezione molto importante: bisogna prendersi cura dell’aria che respiriamo, così da poter proteggere la salute di chi vive fra le quattro mura domestiche. Una lezione che pesa parecchio soprattutto quando in casa ci sono bambini, persone anziane e individui che soffrono di patologie o di difficoltà respiratorie.
Vediamo dunque alcuni dati significativi e i consigli più importanti da seguire, visto che in tanti continueranno a stare in casa per diverso tempo, per via di nuove modalità come lo smart working e lo smart learning.
I dati sul periodo del lockdown e l’importanza dell’aria sana
In Italia il problema della qualità dell’aria domestica è emerso con forza, e non casualmente, durante il periodo del lockdown. Stando ad uno studio, il 55% degli italiani ha respirato aria contaminata nei giorni del confinamento domestico, imposto dalle regole dell’emergenza sanitaria.
Nello specifico, presso la metà delle abitazioni della Penisola l’aria conteneva, durante i mesi del lockdown, una concentrazione di CO2 superiore a mille parti per milione. E non ci sono stati paesi in Europa peggiori dello Stivale, se si prende questo valore come riferimento.
I consigli per migliorare la qualità dell’aria in casa
Ci sono una serie di abitudini che, come diretta conseguenza, favoriscono la presenza di aria malsana all’interno degli ambienti domestici. Il primo consiglio degli esperti è favorire il continuo ricambio dell’aria, facendo arieggiare le stanze aprendo spesso le finestre. È una regola che va applicata in special modo in quegli ambienti che vengono frequentati più spesso, come nel caso delle zone adibite a sala studio o ufficio per lo smart working o lo smart learning.
Se si parla di qualità dell’aria, poi, non si possono non citare le sigarette, visto che l’inquinamento non è l’unico responsabile. Qui è possibile trovare diverse alternative al fumo tradizionale, come ad esempio le e-cig, che riducono le sostanze dannose emesse nell’aria e l’odore sgradevole. Oggi si trovano in commercio diversi liquidi per sigarette elettroniche, come la linea creata da Blu ad esempio, che offrono diversi aromi per andare incontro ad ogni gusto.
Un altro suggerimento riguarda le abitudini di pulizia, e l’utilizzo di apparecchi che lavano sfruttando il calore del vapore, o gli aspirapolveri con un filtro HEPA di livello avanzato.
Infine, ecco le piante, uno degli alleati più importanti per la qualità dell’aria. Allestire una zona verde in casa vuol dire allietare non solo lo spirito, ma anche i polmoni. Questo perché le piantine da interni, come quelle grasse, purificano l’aria e riescono ad eliminare le tossine. Chi vive in zone molto trafficate, quindi, può trarre numerosi benefici dalle piante e da questa loro capacità.