Politica 17 Luglio 2025

“Querelano tutti ma non vogliono essere querelati”: il duro attacco di Perini al PD dopo la lettera di Brilli

"Querelano tutti ma non vogliono essere querelati": il duro attacco di Perini al PD dopo la lettera di BrilliLivorno 17 luglio 2025

“Colpo di scena: Brilli vuole le dimissioni di Salvetti e tutti i consiglieri del PD”. E’ così che il consigliere comunale di Fratelli d’Italia inizia a rispondere alla lettera di Alberto Brilli sulle querele inviate da Perini a molti consiglieri comunali che hanno firmato un documento di condanna per alcuni suoi gesti. Il documento si riferisce al comportamento tenuto nei confronti di una dipendente comunale “rea” di aver scritto sui social dei commenti verso la consigliera Amadio (FdI)

Il consigliere Perini nella lettera che invia come risposta a Brilli fa notare molteplici querele targate (PD); in pratica sembrerebbe da quanto scrive che “Querelano tutti ma non vogliono essere querelati”: Di seguito la lettera con le dichiarazioni di Perini:

“Leggo che Alberto Brilli ha commentato la notizia della querela che ho presentato nei confronti dei consiglieri comunali della maggioranza. Il segretario informe, incolore e inodore del PD dice che, se fossi stato un consigliere comunale del suo partito, mi avrebbe fatto dimettere.

L’affermazione è clamorosa perché Brilli evidentemente non sa che Salvetti, solamente in questi ultimi mesi, ha presentato almeno 6 querele verso semplici cittadini e un’altra querela verso la consigliera Amadio. Contro di me si è votata una delibera per autorizzare Salvetti a querelarmi a spese dei cittadini, altre due querele le ho ricevute da due consigliere comunali PD. Le querele ricevute erano infondate pertanto la Magistratura le ha archiviate

Non da ultimo, è bene ricordare che il PD ha bocciato in Consiglio Comunale una recente mozione del Movimento 5 Stelle che chiedeva il ritiro della querela presentata dal sindaco contro il cittadino

Ecco perché dico che Brilli è un segretario senza alcun peso politico: lui va da una parte, mentre il PD e Salvetti vanno dall’altra e a sua insaputa. Evidentemente Brilli vorrebbe sfiduciare quel querelatore seriale che è Salvetti e vorrebbe le dimissioni in blocco dei consiglieri comunali del PD. Purtroppo nessuno dei suoi lo ascolta.

Oggi la realtà è che il PD non esiste più come comunità democratica, ma come un mero comitato elettorale. Serve a portare voti ai candidati sindaco, ma non governa più. Esemplare è la storia di Salvetti: eletto solo grazie ai voti del PD, ma che rivendica di non avere nulla a che spartire con quel partito (“chiedetelo al PD”).

Brilli non ha l’autorevolezza e la capacità di far dimettere proprio nessuno e fa il segretario con lo stesso scopo con cui in Formula1 la Safety Car entra in pista: per congelare temporaneamente le posizioni dei piloti. Chi è in gara si spartisce nomine e candidature, ma Brilli non si rende conto che, pur essendo “primo”, non è in gara. Come la Safety Car.

Posso fornire anche un’altra prova pratica del fatto che Brilli non sia stato scelto per guidare, ma per tenere il posto in caldo a qualcun altro; lo “sventurato” parla della mia querela come di un gesto fatto per ottenere visibilità, dimostrando di non essere a conoscenza del fatto che la notizia è stata divulgata non dal sottoscritto, ma dai consiglieri del PD. Mentre Brilli chiede al mio partito se la mia iniziativa sia stata comunicata e condivisa, quello che non viene informato dai suoi colleghi è proprio lui. La sua è comicità allo stato puro.

In poche righe, Brilli è riuscito a condensare confusione politica, scarsa coerenza e totale isolamento dalle dinamiche del suo partito.

È ovvio che, anche questa volta, Brilli è stato manovrato. Nel PD avevano bisogno di una faccia di gomma (di una ghigna, come diciamo a Livorno) per difendere l’indifendibile: il diritto a querelare tutti senza mai essere querelati. Ebbene, la faccia di gomma ha assunto le sembianze del divertente Alberto Brilli”.

Alessandro Perini consigliere comunale Fratelli d’Italia

“Querelano tutti ma non vogliono essere querelati”: il duro attacco di Perini al PD dopo la lettera di Brilli

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