Questione Esselunga: La posizione del PD livornese
Questione Esselunga
La posizione del PD livornese
Sulla questione Esselunga occorre fare chiarezza affinché non sia travisata la posizione che il PD esprime su questa operazione.
I nostri dubbi sulla variante adottata dal Consiglio Comunale sono essenzialmente urbanistici e non di altra natura. Non siamo certo contrari a l’apertura di Esselunga in città, ma pensiamo anzi che un aumento della concorrenza potrebbe avere effetti positivi per i consumatori, pertanto se nel passato la politica cittadina avesse in qualche modo osteggiato l’arrivo di questo marchio in città avrebbe senza dubbio commesso un errore.
Ma cosa si può contestare davvero alle passate amministrazioni di questa città nella vicenda di Esselunga? Esselunga acquista l’area poco tempo dopo l’approvazione del Piano Strutturale e l’adozione Regolamento Urbanistico, nei quali è previsto che le grandi superfici di vendita siano realizzate solo nei comparti di Porta a Terra, Porta a Mare e Nuovo Centro ( nessuno dei quali, peraltro, all’epoca di proprietà della COOP).
Esselunga non può neanche rivendicare la preesistenza di un immobile ad uso commerciale infatti come riconosciuto poi all’esito del lungo contenzioso giudiziario promosso nei confronti del Comune l’immobile di Viale Petrarca ha solo in parte una destinazione commerciale, e cioè nella parte già utilizzata dalla Fiat e dalla Lancia per la vendita delle auto.
Deve essere ricordato inoltre che la variante che propone oggi Esselunga non è solo una variante al regolamento urbanistico, ma anche una variante al piano strutturale vigente (su quello nuovo l’amministrazione di Nogarin non è evidentemente in grado di procedere) che precludeva la presenza di grande distribuzione nel centro città.
E’ legittimo prevedere varianti al piano strutturale ma proprio il livello strategico dell’operazione obbliga alla presentazione di una VAS (Valutazione Ambientale Strategica) che, in caso di interventi di rigenerazione urbana come, a detta di Aurigi, sarebbe quello in discussione dovrebbe prevedere percorsi partecipativi di cui non sia alcuna notizia.
Il PD cittadino è contrario a questa operazione urbanistica per motivi che avrebbero potuto essere ampiamenti discussi nel dettaglio in Consiglio Comunale. Purtroppo, gli Assessori e il Sindaco limitandosi a chiamare al voto i propri Consiglieri hanno negato alla città un momento di confronto e approfondimento che avrebbe potuto far emergere con chiarezza le ragioni di ognuno.
Ma perché siamo contrari a questa operazione urbanistica? Intanto c’è una ragione di metodo: non può passare il principio secondo il quale un privato acquista un immobile o un terreno con una specifica destinazione urbanistica e poi sulla base di un suo legittimo interesse privato chiede di variarne l’uso, senza che l’operazione sia supportata da un ben chiaro, evidente e concreto interesse pubblico.
Se si afferma il principio secondo il quale le scelte di pianificazione urbanistica di un territorio sono determinate e condizionate esclusivamente dagli interessi privati, l’Amministrazione pubblica cessa di svolgere il suo ruolo e viene meno ai suoi obblighi : la pianificazione urbanistica, infatti, risponde ed è diretta a garantire esclusivamente interessi pubblici, e non certo interessi privati che emergono di volta in volta, ebbene in questa operazione riteniamo siano assai esigue le compensazioni urbanistiche previste: in pratica Esselunga si impegna a realizzare un parcheggio, opere viarie e di urbanizzazione che, a ben vedere, sono esclusivamente funzionali all’attività commerciale che si insedierà in quel comparto.
Sulla stampa poi si è letto di un impegno in termini di sponsorizzazioni a Goldoni e Sport livornese da parte di Esselunga; impegni che non stanno in alcuna convenzione. A tale proposito ci chiediamo se sia consentito dal nostro ordinamento contrattare varianti urbanistiche in cambio di finanziamenti in favore dell’Ente pubblico.
Insomma, non può accadere che se un privato acquista una area avente una precisa destinazione urbanistica, la lascia degradare per quasi vent’anni e poi chiede di adottare una variante che ne moltiplica a dismisura il valore commerciale, l’Ente pubblico ritenga che tale variante sia giustificata dall’interesse pubblico a riqualificare quell’area!
Per dirla in poche parole la nostra posizione è si ad Esselunga, ma non lì e soprattutto non così.
In merito a quanto affermato poi dal Sindaco e dall’Assessore circa operazioni urbanistiche del passato, è bene ricordare che le urbanizzazioni di Porta a Mare, Porta a Terra e Nuovo Centro rientravano in un complessivo ed organico progetto di espansione urbanistica disegnato dal Piano Strutturale del 1999. Può certamente discutersi se la visione di sviluppo della città che ha ispirato quel Piano Strutturale sia stata davvero la migliore e quali scelte oggi sia necessario rivedere e riconsiderare alla luce delle mutate esigenze e caratteristiche del nostro territorio. Una cosa però è certa: nessuna di quelle scelte fu fatta per rispondere a singole esigenze di privati.
Il 25 maggio incontreremo i cittadini al Circolo Arci Farnesi in Coteto e lo faremo nell’intento di dare alla città quell’informazione oggettiva che merita, se improvvisamente i nostri amministratori avessero riscoperto il valore del confronto saranno molto ben accetti.
PD Livorno