Futili aggressioni in città, individuati tre responsabili
Si tratta di un livornese e di due nordafricani
La Questura di Livorno, nell’ambito dell’attività della Squadra Mobile dedicata alla repressione dei reati contro la persona, ha proceduto al deferimento alla Procura della Repubblica, di tre persone che, in tempi diversi e nei confronti di più vittime, si sono resi autori di aggressioni per futili motivi avvenuti in strada, riuscendo successivamente ad allontanarsi prima dell’arrivo delle volanti .
1)Protagonista in negativo del primo episodio è un giovane livornese del ’99 che, qualche giorno fa, all’uscita di un noto discopub cittadino, alle 04:15 del mattino, dopo aver provocato all’interno del locale un suo coetaneo con una spinta, lo colpiva successivamente al volto fuori dal locale provocandogli un grave taglio al viso e la frattura del setto nasale con una prima prognosi stimata di 30 giorni. Grazie ai successivi accertamenti della Polizia, l’autore dell’aggressione veniva quindi individuato e denunciato per lesioni aggravate alla Procura.
2)Decisive, invece, sono risultate essere le testimonianze rese dai passanti in un secondo episodio di violenza capitato di fronte all’ingresso della Nuova Fortezza sabato 27 gennaio. I testimoni si sono trovati di fronte ad una violenta aggressione di un tunisino del ’79 nei confronti di un egiziano del ’97. Quest’ultimo, mentre si trovava a chiacchierare con due amici, veniva aggredito all’improvviso da un tunisino che giungeva a bordo di una bicicletta e, dopo averlo insultato, gli sferrava un colpo violento in viso con una bottiglia di vetro centrandolo sulla fronte e procurandogli una profonda ferita. Non contento, provava poi a colpirlo con una catena, non riuscendo nell’intento grazie alla fuga del malcapitato. Gli accertamenti immediati della Polizia garantivano l’individuazione successiva del soggetto grazie, come detto, alla fondamentale collaborazione di chi aveva assistito alla scena. Il tunisino, conosciuto per i suoi precedenti di polizia e proprietario di una rosticceria cittadina, veniva pertanto denunciato per lesioni gravissime alla Procura della Repubblica.
3)L’ultima vicenda riguarda fatti accaduti il 20 gennaio scorso quando personale interveniva in via della Cappellina dove un livornese del ’75 riferiva di aver subito un tentativo di aggressione con un coltello a serramanico e minacce di morte da parte di un magrebino a lui noto allontanatosi prima dell’arrivo della Volante della Polizia. L’italiano sosteneva di conoscere l’aggressore in quanto aveva avuto tempo prima una discussione a seguito di un sinistro stradale. In base alle descrizioni fornite nel corso delle indagini, personale della Squadra Mobile riusciva ad individuarlo: trattasi di un tunisino del 1982, già indagato in altri procedimenti e poi riconosciuto anche dalla vittima e perciò indagato anche per queste tentate lesioni.