Raffineria, la Sinistra di Collesalvetti scrive alla Regione
Collesalvetti 16 gennaio 2020 – La Sinistra di Collesalvetti scrive agli assessori regionali all’Ambiente ed al diritto alla Salute sulla nuova raffineria di Stagno:
“Spett.le assessore all’ambiente Federica Fratoni
Spett.le assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi
“La sinistra di Collesalvetti preso atto della volontà della regione toscana di comune accordo con Eni di procedere alla realizzazione a Stagno di quella definita dapprima impropriamente Bioraffineria, successivamente gassificatore, si trova a dover puntualizzare fatti che riguardano la salute dei cittadini legati a condizioni ambientali preoccupanti.
Lo studio epidemiologico SENTIERI dell’Istituto Superiore di Sanità descrive per il SIN DI LIVORNO, condizioni sanitarie allarmanti. Si osservano eccessi di mortalità generale rispetto all’atteso calcolo su base regionale, eccessi di mortalità per tumori del polmone e mesotelioma pleurico, eccessi di ricoveri per tutti i tipi di tumore maligno, un eccesso di mortalità per cardiopatie ischemiche e cerebro- vascolari. Per quanto riguarda la salute infantile emerge un quadro di criticità meritevole di attenzione, per non parlare delle malformazioni congenite del 43% superiori alla media regionale. Degni di nota sono inoltre i dati INAIL sulle malattie professionali nei siti SIN.
Riteniamo che il silenzio assordante su questi dati da parte delle istituzioni sia da considerarsi davvero strano e preoccupate
Per quanto riguarda i SIN è utile sottolineare come, nonostante le evidenze epidemiologiche, ci siano ancora circa sei milioni di italiani che risiedono in aree ad elevato rischio ambientale e sanitario, senza che in quasi nessuno di questi luoghi si siano avviate le pratiche di bonifica e risanamento previste dalla legge. Ricordiamo come nel SIN di Livorno le bonifiche di terreni ed acque di falda a distanza di oltre vent’anni dai piani programmatici siano ancora pari a ZERO. Il fatto ancora più inquietante è che nonostante tutto questo, si pensa ad insediare su un territorio già martoriato nuove sorgenti inquinanti.
La nostra attenzione alle tematiche dell’inquinamento ambientale e delle ricadute sulla salute umana non verrà mai meno e ci auspichiamo che Voi medesimi vi interroghiate sulle questioni esposte e forniate risposte immediate alle iniziative promosse da noi e da altre associazioni e comitati. come la raccolta firme in atto, il dibattito pubblico con medici e ricercatori, o la richiesta avanzata al Sindaco del nostro comune dell’istituzione di un REGISTRO TUMORI anche per la provincia di Livorno
L’inerzia e la superficialità con cui le istituzioni trattano tali problematiche stanno generando una profonda sfiducia fra i cittadini
Se la tutela della salute della popolazione è realmente, come dovrebbe essere, l’interesse principale delle amministrazioni locali e delle istituzioni sanitarie locali regionali, ritieniamo che non si possa prescindere dall’adozione immediata di provvedimenti
Non ritenete che sia finito il tempo delle attese e che sia arrivato il momento di agire magari commissionando studi epidemiologici di coorte residenziali per chiarire i nessi causali fra inquinamento e salute? In data 24 ottobre 2019 abbiamo provveduto ad inviare alla Regione la richiesta urgente di assoggettare l’area di interesse a valutazione di impatto preventivo sulla salute, ma ad oggi nessuna risposta in merito è stata data.
Riteniamo che si debba porre un termine al perseguirsi ignobile di fini egoistici e speculativi che vogliono asservire la natura alle esigenze economiche con uno sfruttamento troppo disinvolto del territorio, con la sola motivazione del profitto di pochi a scapito della salute della persona e della sua dignità.
Vi chiediamo se sia sensato che venga chiesto solo ai cittadini di avere comportamenti virtuosi (raccolta differenziata, trasporto urbano, meno riscaldamento nelle case) mentre invece si attuano politiche industriali ed energetiche contrarie ad ogni buon senso
Alla luce delle numerose evidenze scientifiche che dimostrano criticità sanitarie chiediamo come sia possibile prevedere di costruire nuovi impianti e non considerare come qualsiasi processo di combustione generi inquinamento e ceneri tossiche
Arrestare il degrado ambientale dovrebbe essere considerato tra gli obiettivi fondamentali di uno sviluppo sostenibile che deve integrare fra loro economia, società ed ambiente.
Salute e benessere dei cittadini dovrebbero essere la risorsa più importante per un territorio. Giustificare nuovi progetti impattanti sull’ambiente, con nuove opportunità di lavoro, come emerso da certi interventi, non ultimo quello del Vescovo di Livorno, non può continuare a mascherare le responsabilità di amministrazioni e aziende nel violare i diritti fondamentali di lavoratori e cittadini, a partire dal principale diritto come quello alla vita
Crediamo ci sia la necessità di sentirsi moralmente ed eticamente in obbligo di salvaguardare la salute di adulti e bambini che chiedono a gran voce di essere tutelati, di non ignorare le ripercussioni che l’ambiente viene ad avere sulla salute nostra e delle generazioni future. Se la salute è un diritto, battersi per il suo rispetto deve essere un dovere di tutti quanti
Crediamo sia giunto il momento di dire BASTA!”