Ragazza tedesca scomparsa a Cremona, trovata dalla Polizia di Stato a Portoferraio
Portoferraio, isolad’Elba (Livorno) 12 ottobre 2019 – All’inizio del mese di ottobre, veniva denunciata la scomparsa di una giovane ragazza tedesca,
studentessa universitaria con una passione per la musica, che si trovava da alcuni amici italiani a Cremona nell’ambito del programma Erasmus.
Una storia d’amore finita ed altre situazioni avevano determinato uno stato di depressione della ragazza che aveva manifestato, con un messaggio ad un
suo amico italiano, intenti suicidi per poi sparire.
L’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Cremona aveva attivato immediatamente la nuova procedura “salva-vita” per il rintraccio delle persone scomparse sull’utenza straniera in uso alla ragazza che, sulla base dei primi accertamenti, si era diretta verso la costa settentrionale della toscana.
La procedura salva vita consentiva la localizzazione della ragazza sull’isola d’Elba ma la situazione precipitava quando la sera del 4 ottobre il Commissariato di Portoferraio veniva notiziato di un nuovo messaggio inviato dalla ragazza tedesca all’amico italiano nel quale, in sostanza, chiedeva di “fermare la polizia” ribadendo il suo diritto di “morire”.
Anche questa telefonata veniva localizzata sull’isola d’Elba ma in un’ampia zona difficilmente circoscrivibile tanto che, nonostante fossero state attivate tutte le FF.PP., l’esito delle ricerche era negativo.
Nel pomeriggio di giovedì 10 ottobre, un dipendente del Commissariato di P.S. di Portoferraio, libero dal servizio, nel transitare in questa via Carducci incrociava una ragazza, riconoscendo nelle sue fattezze la scomparsa di nazionalità tedesca.
Con l’ausilio della Volante della Polizia di Stato subito intervenuta, il dipendente, in forza alla Polizia Anticrimine, adottando le necessarie cautele
ed un approccio che tenesse conto dello stato della ragazza, riusciva a portarla negli uffici di polizia ove si constatava che effettivamente era la persona scomparsa.
La ragazza, che appariva in buono stato di salute, sentitasi a suo agio, si sfogava ma poi riconosceva l’intensità della preoccupazione che aveva determinato in amici e familiari, subito contattati.
Al termine dichiarava che sarebbe tornata in patria con l’aiuto dei suoi amici italiani tra i quali ora, certamente, c’è anche il gentile poliziotto che l’ha rintracciata