non si parla di quanto sia difficile assicurare un’assistenza adeguata nei reparti dell’ospedale; con il pronto soccorso che sforna ricoveri e gli operatori che corrono a destra e a sinistra per garantire i servizi.
Fra l’altro, a Livorno, abbiamo un ospedale che crolla a pezzi e che costringe i lavoratori a lavorare in mezzo ai ponteggi che assicurano la sicurezza di soffitti ormai vetusti ed intonaci ormai al crollo. Se la politica passata non fosse stata miope adesso avremmo già un ospedale nuovo come tutte le città della Toscana, invece di ritrovarci ancora ad aspettare l’ospedale nuovo che con grande fatica, ci dicono si farà.
Adesso siamo nell’emergenza e si chiede ad azienda e alla regione soluzioni straordinarie per non consumare le già stanche energie del personale dei nostri ospedali e ritrovarsi a ottobre ancor più in emergenza. La risposta della regione non può essere che in uslnordovest si è sforato il tetto di spesa del personale e quindi non si può assumere. Nessuno usa la parola riorganizzare, cambiare tipi di assistenza ecc.
A situazioni di emergenza si deve rispondere con soluzioni di emergenza. Aspettiamo queste risposte”.
Redini (Fp Cisl): “Per la nostra sanità servono coraggio e assunzioni”