Livorno, 10 settembre 2024 – Redini (Fp Cisl): “Per la nostra sanità servono coraggio e assunzioni”
“In Toscana si dice : fare le nozze con i fichi secchi”. inizia così il segretario della CISL FP di Livorno – Francesco Redini – sulla situazione della sanità in USL NORD OVEST, in particolare sulla provincia di Livorno, in merito a come viene gestita l’estate.
“Una estate da paura per quanto riguarda l’assistenza negli ospedali. Il blocco delle assunzioni imposto dalla Regione Toscana, costringe i lavoratori e gli uffici infermieristici ai salti mortali per poter coprire i buchi nell’organico, creati dalle mancate sostituzioni , soprattutto degli oss, dalle ferie, dalle malattie e dalle limitazioni fisiche di una parte di loro”.
Così si ricorre allo straordinario, a turni di 12 ore perché non arriva il cambio a fine turno.
La mattina quando arrivi a lavoro non hai certezza di andare via alle 14,00; non hai certezza di andare a prendere i tuoi figli o andare ad assistere i tuoi cari, ormai anziani.
SI chiede all’Azienda, se non riaprirà velocemente un ciclo di assunzioni necessarie; il coraggio di accorpare o di chiudere alcuni servizi, per permettere ai lavoratori turni sereni con organici al completo.
La Regione Toscana dovrebbe avere il coraggio di parlare ai cittadini e renderli consapevoli di cosa comporta il blocco delle assunzioni.
Si parla sui giornali di mancanza di medici, di liste di attesa infinite, giustamente, ma
non si parla di quanto sia difficile assicurare un’assistenza adeguata nei reparti dell’ospedale; con il pronto soccorso che sforna ricoveri e gli operatori che corrono a destra e a sinistra per garantire i servizi.
Fra l’altro, a Livorno, abbiamo un ospedale che crolla a pezzi e che costringe i lavoratori a lavorare in mezzo ai ponteggi che assicurano la sicurezza di soffitti ormai vetusti ed intonaci ormai al crollo. Se la politica passata non fosse stata miope adesso avremmo già un ospedale nuovo come tutte le città della Toscana, invece di ritrovarci ancora ad aspettare l’ospedale nuovo che con grande fatica, ci dicono si farà.
Adesso siamo nell’emergenza e si chiede ad azienda e alla regione soluzioni straordinarie per non consumare le già stanche energie del personale dei nostri ospedali e ritrovarsi a ottobre ancor più in emergenza. La risposta della regione non può essere che in uslnordovest si è sforato il tetto di spesa del personale e quindi non si può assumere. Nessuno usa la parola riorganizzare, cambiare tipi di assistenza ecc.
A situazioni di emergenza si deve rispondere con soluzioni di emergenza. Aspettiamo queste risposte”.