Referendum senza quorum per salvaguardare Parterre e ospedale storico
Tra i promotori cittadini, associazioni e le opposizioni Lega, Fdi, M5s e Buongiorno
Si è svolta in Comune una partecipatissima conferenza stampa nella quale è stato annunciato il deposito di due quesiti referendari per la tutela dell’ospedale storico e del Parterre.
Alla conferenza hanno partecipato i promotori cittadini, associazioni
e le opposizioni Lega, Fdi, M5s e BuongiornoLivorno
L’obiettivo è quello di raccogliere 9.000 firme di cittadini per per poter fare un referendum senza quorum tra novembre e dicembre
Si promuovono due referendum:
uno abrogativo ed un altro propositivo per fermare il progetto dell’attuale Amministrazione che intende sventrare il Parco Pertini per costruire un ospedalino, mentre i medici scappano da Livorno e la Regione Toscana non garantisce alla nostra città servizi sanitari adeguati.
Stella Sorgente (M5) sottolinea come: “anche questo progetto sia stato presentato da Salvetti, ormai più di due anni fa, con la solita retorica propagandistica non supportata dai fatti.
Aveva dichiarato che il progetto sarebbe stato meno costoso del precedente progetto messo in campo durante l’Amministrazione Nogarin e che ci sarebbero voluti molti meno anni per realizzarlo. Era stato detto che il nuovo ospedale sarebbe stato pronto in 4/5 anni.
Per quanto riguarda i soldi, nel totale dei costi non è stato tenuto di conto della ristrutturazione dei padiglioni che verranno dismessi, mentre; nel precedente progetto che si sviluppava tutto nel perimetro dell’attuale ospedale, si era tenuto di conto di tutti i costi di riqualificazione dell’attuale area ospedaliera.
Per quanto riguarda i tempi, sono passati ormai oltre due anni dai primi annunci salvettiani e non solo non è stata ancora posata neanche la prima pietra della nuova struttura
Non è stato ancora realizzato neanche il progetto preliminare e neppure il doveroso percorso partecipativo, previsto dalla Legge regionale. Niente di niente.
Il referendum rappresenta l’ultima spiaggia che i cittadini hanno per essere ascoltati, ma sono soddisfatta per il fatto che questi saranno i primi referendum senza quorum della nostra città, grazie alla riforma dello Statuto comunale fortemente voluta da me e dal Movimento 5 Stelle Livorno, approvata all’unanimità dal consiglio comunale nel febbraio 2019″.
I requisiti referendari sono stati depositati in Comune poi, la domanda passerà all’esame di un collegio di garanzia che deciderà sull’ammissibilità o meno dei referendum avendo trenta giorni per rispondere.
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