Politica 26 Agosto 2020

Regionali, il Partito Comunista: “proponiamo un ribaltamento del sistema vigente, unica soluzione per non finire sul lastrico”

regionali partito comunista candidatiRegionali (Livorno) 26 agosto 2020 – Il Partito Comunista Livorno alle regionali.

“L’emergenza Covid ha ridotto la necessità della raccolta firme ad un terzo di quelle inizialmente previste; ciononostante Livorno aveva chiuso la raccolta alla cifra iniziale con 800 firmatari.

In un solo anno di lavoro in città il Partito Comunista si è ben radicato tra i lavoratori ed in molti quartieri.

L’importanza di rappresentare Livorno in Regione dietro questo simbolo è difatti basilare per ricordare che la visione Firenze centrica di Giani, come del suo predecessore Rossi, finirà di distruggere l’economia di questo territorio, ridotto ad una pattumiera della toscana nei suoi progetti.

L’alternativa populista destrorsa Ceccardi significherebbe un disastro. Ciò che vediamo a Pisa è palese, neppure nell’unico tema su cui giocano la loro campagna elettorale (sicurezza/degrado) sono riusciti a migliorarl;, ma bensì a peggiorare la situazione come denunciato dal Sindacato di Polizia pisano.

Queste due facce della stessa medaglia si sono alternate in questo paese negli ultimi vent’anni dimostrando che non hanno risposta per i temi importanti:

casa, lavoro, scuola, sanità, asservimento alla tronca europea con continui tagli ai diritti.

L’Italia è un paese dove sempre meno persone accumulano più ricchezza e sempre più persone stentano ad arrivare a fine mese.

L’emergenza sanitaria lo ha dimostrato:

lodi agli eroi in Lombardia ma leggi per esautorare i datori di lavoro dalle responsabilità nei confronti degli operatori sanitari che contraevano il virus; miliardi all’Unione Europea e alla NATO; negozi chiusi, partite IVA sul lastrico e grandi aziende che producevano in deroga.

I primi dieci paperoni del paese hanno 100 miliardi di patrimonio e fanno la bella vita. 5 milioni di persone vivono in soglia di povertà ed il reddito medio è di 1200€ al mese.

Mentre ciò accade la destra parla solo di degrado e immigrati, senza mai dire chi li causa. Viaggia nei quartieri popolari sfruttando la rabbia ma senza dimostrare dove governa come si fa.  La cosiddetta sinistra salva le banche  mentre cancella l’articolo 18 e si inventa il jobs act; tace su certe criticità e parla di percezione.

Ma il cancro è la povertà che avanza.

Il degrado è la mancanza di risposte.

Noi siamo lontani da questi due mostri, come dal terzo in comodo che a fasi alterne li sorregge ed ha tradito tutti i suoi cavalli di battaglia come i Cinque Stelle (spese militari, UE, EURO, TAV, TAP, no alleanze).

Questi entrati nella stanza dei bottoni da anti-casta sono diventati casta, politici di professione.

Pensiamo al Ministro Costa che in qualità di Ministro degli italiani in un’intervista recente ha detto che il progetto del mega inceneritore ENI di Livorno si potrebbe bloccare solo se venisse eletta la Galletti.

Come se in Italia “ci fosse il federalismo” e il ministro non contasse niente.

Pubblicità di partiti da un ruolo che dovrebbe vietarlo. Sono tutti la stessa identica cosa.

Il Partito Comunista, propone un ribaltamento del sistema vigente, unica soluzione per non finire sul lastrico in un paese dove il patrimonio non manca, è semmai accumulato nelle mani sbagliate.

L’1% del paese che detiene la ricchezza del 70% più povero. Chi siamo? lavoratori e lavoratrici, precari, disoccupati, studenti.

Lavoratori invisibili dello sport e del terzo settore abbandonati dallo stato.

Facce giovani, nessun capello bianco – con tutto il rispetto per chi ne ha – ma per dire che le nostre idee non sono nostalgiche e sono più attuali e impellenti che mai.

Chiediamo al popolo livornese lo sforzo di aiutare questa realtà fatta di volontari che si auto-tassano, questo partito che deve combattere con colossi finanziati dai ricchi che spenderanno migliaia di euro per le campagne elettorali, di divenire come avveniva un tempo, moltiplicatori del messaggio.

La regione è il centro di potere attraverso il quale passano le decisioni che disegnano il futuro della città.

La politica è vita della comunità, amore per il territorio, questo il nostro incipit, qui nessuno cerca poltrone, ecco perché per statuto in caso di elezione tutti rinunceranno alla parte eccedente dello stipendio pari a quello di un operaio, lasciando il resto alla lotta per la trasformazione della società e alla crescita del partito stesso, per essere sempre dalla parte di chi vive i problemi e non vivere mai al di sopra di essa.

Esiste un solo voto utile: quello di chi fa gli interessi della vostra classe di appartenenza.

Chi vi ha detto che questa idea è passata, l’ha fatto solo per accomodarsi nel sistema capitalista ed incassare lauti stipendi.

Se siete ricchi, grandi imprenditori, se la società a cui ambite è quella dove pochi hanno tanto e molti hanno poco, dove chi rimane indietro “ha le sue colpe”, perché è giusto così, non ci votate, non faremo mai i vostri interessi.

Noi siamo il sangue nuovo nelle arterie della città”.

Lenny Bottai – Capolista in tutta la Toscana; Benedetta De Vanni – Studente; Simone Mazzantini – Studente; Maria Amendola – Impiegata; Daniele Giovannetti – Operaio; Aldo Galeazzi – Lavoratore spettacolo; Lucrezia Draicchio – Impiegata; Tiziana Bartimmo – Pensionata (assente nella foto)

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