Regionali, Toscana a Sinistra: “Impegno per la riconversione ecologica dell’area del Camp Darby”
“Camp Darby: il verde oltre il filo spinato”
Regionali Toscana 2020 – Livorno 3 settembre 2020
Oriana Rossi Candidata consigliera regionale per Toscana a Sinistra interviene impegnandosi a proporre soluzioni per la riconversione ecologica dell’area del Camp Darby
“Oggi mi sono trovata in auto sull’Aurelia che porta da Livorno a Pisa a osservare Tombolo e il Camp Darby.
Qui è custodito, come è noto:
il più grande arsenale americano all’ estero dal 1951, grazie a un accordo siglato tra Roma e Washington.
Accordo che ha consapevolmente sottratto all’ Italia mille ettari di litorale tirrenico trasformandoli in un segreto americano.
Da allora pochi italiani sanno cosa contiene esattamente quella base:
l’unica certezza è la sua importanza strategica, ribadita dal Pentagono ogni volta che si avvicina un conflitto.
In questa area infatti arrivano e da qui partono, in totale riservatezza, anche grazie al canale navigabile collegato con il porto di Livorno; recentemente allargato con cementificazione dei fondali:
quasi tutte le munizioni ed armi anche nucleari usate durante tutte le recenti guerre del Mediterraneo e non solo.
Quel verde che si vede oltre il filo spinato, steccato invalicabile, nasconde una gigantesca SantaBarbara. Unica in Europa in cui mezzi da guerra e munizioni sono custoditi insieme.
La posizione è veramente strategica:
vicino al porto di Livorno; allo scalo aeroportuale di Pisa; all’autostrada Livorno-Genova.
Per facilitarne l’accesso, oltre ai suddetti lavori sul canale dei Navicelli, è stata recentemente inaugurata una grande e inutile rotonda che; ha consumato ulteriormente il territorio limitrofo e una nuova linea ferroviaria dedicata che collega la base alla Rete Ferroviaria Italiana.
Cosa, quando e quanto venga trasportato dentro e fuori dalla base e nel porto di Livorno rimane spesso un segreto: periodicamente arrivano navi adibite a trasporto di armi e le operazioni di movimentazione avvengono normalmente la sera tardi e la notte senza informare la cittadinanza..
Molte osservazioni sorgono spontanee:
1 – perché, dopo quasi 70 anni, in tempo di pace, tolleriamo ancora questa espropriazione di un bellissimo territorio destinato solo ai fini di guerra?
2 – I cittadini Livornesi sono consci dei rischi che corrono qualora avvenisse un banale incidente nel trasporto di armi nucleari? Quale informazione su questi pericoli è stata mai fatta nei confronti della cittadinanza?
3 – E’ immaginabile che questa enorme area tra Livorno e Pisa abbia contribuito a far perdurare l’abbandono anche delle zone prospicenti tra il Camp Darby e l’autostrada?
4 – E’ altresì ipotizzabile che questa area al confine tra la Provincia di Pisa e quella di Livorno abbia favorito la non integrazione tra i due territori almeno da un punto di vista logistico e naturalistico?
5 – E’ curioso infine notare che questa ampia superficie, comunque sottoposta a pochissimi controlli pubblici, abbia una giurisdizione assegnata in parte sia a Livorno (Inail etc) che a Pisa, come a voler contribuire alla extraterritorialità del Camp Darby dalle normali regole spettanti alle competenze degli enti locali.
Toscana a Sinistra si è assunta l’impegno di cercare risposte chiare a queste legittime domande e di proporre soluzioni per la riconversione ecologica dell’area del Camp Darby”.