Rifiuti Scapigliato, Landi Lega: vertici azienda a processo, confido in giustizia rapida, Pd in imbarazzo”
Livorno 24 maggio 2025 Rifiuti Scapigliato, Landi Lega: “vertici azienda a processo, confido in giustizia rapida, Pd in imbarazzo”
“Il rinvio a giudizio dei vertici di Scapigliato per gran parte dei capi di imputazione testimonia che c’è la necessità di fare chiarezza su quanto è accaduto negli anni nell’impianto.
Necessità che personalmente avevo ribadito sollecitando la Regione Toscana e il Comune di Rosignano Marittimo a costituirsi parte civile.
La giustizia farà il suo corso, mi auguro in tempi ragionevoli, in questo processo come negli altri che riguardano il sistema di gestione dei rifiuti in Toscana e in provincia di Livorno in particolare.
Nell’interesse della comunità rosignanese e di tutta la provincia di Livorno – dal capoluogo alla Val di Cornia – che ha il diritto di sapere come sono stati gestiti i rifiuti, se ci sono stati reati e se ci sono state conseguenze per i cittadini. Il Pd di Rosignano la chiama speculazione politica, io la chiamo banalmente giustizia e ricerca della verità”.
Così il consigliere regionale della Lega Marco Landi, proponente di numerosi atti sulla vicenda Scapigliato: in particolare nel maggio 2023 un’interrogazione sulle attività dell’impianto e le inchieste giudiziarie, una mozione per impegnare la Regione a costituirsi parte civile non approvata a causa del no del gruppo del Partito democratico, e infine, nel marzo 2024, un’interrogazione con cui chiedeva alla Giunta regionale se aveva intenzione di costituirsi parte civile nel procedimento penale. Sollecitazioni cui seguì, nell’aprile 2024 la costituzione della Regione Toscana nel procedimento penale.
“Se la Regione ha dapprima respinto una mia mozione per poi ravvedersi, per quanto riguarda il Comune c’è voluto un cambio ai vertici dell’amministrazione. Sin troppo facile capire le ragioni: il Comune è socio maggioritario di Scapigliato, la cui governance era espressione diretta o indiretta del Partito democratico tramite quel sistema di porte girevoli e di commistioni di cui sono campioni. Quel che conta è che alla fine sia la Regione che il Comune abbiano scelto da che parte schierarsi, associandosi a tutte le richieste di rinvio a giudizio del Pubblico Ministero”, conclude Landi.