Rifiuti-zero Livorno: “basta polemiche sul porta-a-porta, è necessario nell’interesse dei cittadini”
Il Coordinamento provinciale Rifiuti-Zero Livorno in merito all’estensione del servizio di raccolta dei rifiuti porta-a-porta in tutta l’area urbana di Livorno, programmato in questi mesi dal Comune e dall’Aamps, ritiene utile precisare che:
“in base ai dati ufficiali, tale metodo è finora risultato l’unico in grado di garantire il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata e riciclo fissati dalla legge e dalle direttive europee.
Non fa eccezione Livorno, che rispetto alla percentuale minima richiesta dalla legge per la raccolta differenziata, pari al 65%, è sempre rimasta ferma intorno al 40%, a causa del sistema “anonimo” dei cassonetti stradali, circostanza che ha fatto scattare l’applicazione della famigerata ecotassa, che ha contribuito all’aumento della tariffa a carico dei cittadini.
Con l’introduzione del porta-a-porta, invece, i vari quartieri interessati arrivano a raddoppiare la percentuale, avvicinandosi o superando l’80%, ciò significa anche dimezzare i costi di smaltimento dell’indifferenziato e raddoppiare invece l’incasso, garantito per legge, per la rivendita del materiale differenziato ai consorzi del riciclo.
Non valgono le obiezioni secondo cui una zona possa essere più o meno inadatta al servizio, dato che ormai da anni viene applicato ovunque ed in qualsiasi circostanza: dal quartiere Scampia di Napoli ai paesi in alta montagna del Trentino, dalle metropoli come Milano ai territori rurali, dai centri storici alle periferie, dai grandi condomini alle zone isolate.
Di recente, la Corte dei Conti ha perfino condannato alcuni amministratori pubblici che si erano rifiutati di utilizzare il porta-a-porta, riconoscendo alla comunità un risarcimento per danno erariale e ambientale.
Sicuramente il cambiamento comporta all’inizio dei problemi e sta all’azienda ed al Comune risolverli velocemente in modo efficiente. Altrettanto certo è un minimo di sforzo richiesto ai cittadini, come venne chiesto anni fa con l’introduzione dell’obbligo di raccolta delle deiezioni canine e in altri casi, uno sforzo che devono fare nel loro esclusivo interesse.
Noi vigileremo perché a Livorno, come è successo nelle altre città servite con il porta-a-porta, i cittadini vengano premiati da un calo della tariffa e soprattutto dalla diminuzione della quantità di veleni liberati nell’aria dall’inceneritore, che dovrà essere smantellato al più presto”.