Rifiuti zero: “Un gran giurì per smascherare le bugie sull’inceneritore”
Livorno 20 marzo 2023
In questi giorni abbiamo ricevuto il sostegno di larga parte della cittadinanza, scandalizzata per il trattamento estremamente scorretto (e anche poco educato) riservato dai vertici istituzionali del Comune di Livorno al movimento Rifiuti Zero, dopo aver sottoscritto precisi impegni durante la campagna elettorale.
Tuttavia, c’è anche chi ha avuto il coraggio di plaudire alla rottura tra il Comune e tutti quei cittadini che si erano fidati delle promesse sulla chiusura dell’inceneritore. In questo si sono distinte forze politiche di centro-destra come Azione ed i rappresentanti della FP-CGIL livornese.
Questo sindacato continua a mistificare come “attacco ai lavoratori” la nostra richiesta ad Aamps di procedere alle selezioni del personale (pagato dai cittadini) rispettando la legge, che vieta assunzioni “automatiche” tramite bandi che escludono una parte dei candidati da qualsiasi prova di esame e attribuiscono loro un punteggio talmente alto da garantire una preminenza assoluta nelle graduatorie.
Non è la prima volta che contestiamo le procedure di selezione di Aamps, ma stavolta i nostri rilievi si inseriscono nel contesto della battaglia sulla chiusura dell’inceneritore, quindi ecco che alcuni tra i sindacati che hanno firmato un accordo con le istituzioni sui concorsi Aamps intendono forse esprimere il loro ringraziamento al Comune, tentando di difendere la bislacca ed impopolare decisione di auto-escludere Livorno dal gruppo dei comuni Rifiuti Zero.
Una caduta di stile notevole, che nasconde a nostro avviso un patto d’acciaio tra portatori di interessi particolari, che si scontrano con l’interesse pubblico e non hanno nulla a che fare con la tutela dei lavoratori.
Proprio il piano di concordato validato dal Tribunale ha indicato infatti l’inceneritore come una delle principali cause della crisi finanziaria di Aamps, che ha portato ad un aumento record della Tari ed alla necessità di spalmare il pagamento dei debiti in 5 anni, colpendo aziende e lavoratori.
Ora questi strani sindacati livornesi, che dicono di voler tutelare il lavoro, ricominciano con le favole sull’inceneritore che farebbe guadagnare l’azienda, accompagnati in questo da chi governa il Comune e dalle opposizioni di centro-destra come Azione: prepariamoci dunque a nuove crisi e nuove perdite di posti di lavoro.
Costoro se la prendono addirittura con gli ambientalisti, nonostante siano i soli ad aver creato nuovi posti di lavoro in Aamps, chiedendo con forza il potenziamento della raccolta differenziata mentre i sindacati interni si opponevano ritardando per anni queste assunzioni.
I rappresentanti della FP-CGIL livornesi attaccano Rifiuti Zero proprio mentre i vertici della CGIL di Roma e del Lazio incontrano il presidente di Rifiuti Zero, Rossano Ercolini, unendosi a lui nella battaglia contro gli inceneritori ed a favore dei posti di lavoro, creati con gli impianti di riciclo.
A noi sembra assurdo anche il comportamento di una certa politica, che blandisce questo strano modo di fare sindacato contro la città, arrivando addirittura a tradire in modo plateale le promesse elettorali sull’inceneritore, proprio mentre l’ONU proclama la giornata internazionale Rifiuti Zero e la Commissione Europea si rifiuta di finanziare vecchi e nuovi inceneritori, perché responsabili di spaventose emissioni climalteranti e inquinanti.
Per evitare che il balletto delle accuse reciproche possa andare avanti all’infinito e per amor di verità, organizzeremo un “gran giurì” su Aamps e inceneritore, composto da un giornalista per ogni testata locale che vorrà contribuire a verificare la realtà dei fatti per i propri lettori.
In un dibattito pubblico potranno così confrontarsi una delegazione del movimento Rifiuti Zero, con il presidente Rossano Ercolini, ed una di rappresentanti sindacali e politici che in questi mesi sono riusciti a piegare il Comune alla loro volontà, facendogli cambiare rotta di 180 gradi.
Confidiamo che l’ascolto contestuale di entrambe le campane e soprattutto l’esibizione dei documenti aziendali potrà consentire alla giuria di offrire ai cittadini un verdetto definitivo, sempre che gli spavaldi sostenitori dell’inceneritore accettino il confronto sui numeri ufficiali diffusi da Aamps.
E’ quanto dichiara in un comunicato stampa il Coordinamento Rifiuti Zero Livorno