Rifondazione sostiene le mobilitazioni dei settori ambientale, elettrico, gas
Anche la federazione livornese del Partito della Rifondazione Comunista sostiene lo sciopero nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori dei settori ambientale, elettrico, gas, acqua indetto per oggi 30 giugno da Cgil, Cisl e Uil per chiedere la modifica dell’articolo 177 del codice degli appalti.
Questa norma obbliga le aziende concessionarie a esternalizzare entro il 31 dicembre 2021 l’80% delle attività, con gravissime ricadute immediate sui posti di lavoro destrutturando l’intero settore.
I lavoratori verrebbero colpiti con la perdita di posti di lavoro e con uno spezzettamento che produrrebbe appalti al ribasso, lavoro precario e contratti pirata. È inaccettabile!
Si distruggerebbe un grande patrimonio di professionalità che durante il lockdown è stato decisivo per continuare a fornire servizi di qualità ai cittadini e si allargherebbe l’area del lavoro non tutelato, malpagato e spesso illegale.
Abbiamo sempre criticato la trasformazione delle aziende pubbliche in Spa, aziende di diritto privato soggette alle leggi del mercato in nome dell’efficienza; con la stessa forza ci opponiamo al tentativo di procedere a questa ulteriore privatizzazione selvaggia il cui unico scopo è garantire profitti sempre più alti e distruggere ancora di più i diritti dei lavoratori senza nessun riguardo per la qualità dei servizi.
Con i sindacati del settore, chiediamo al governo e al parlamento una modifica immediata di questa norma.
Migliaia di posti di lavoro sono a rischio, Parlamento e Governo devono intervenire!