Rifondazione e chiusura Coop: “strumentali i riferimenti aziendali all’occupazione abitativa”
“Un fulmine a ciel sereno, come ormai tanti ne riscontriamo sul cielo di Livorno: la Incoop di via Anna Frank, a Colline, chiude definitivamente giovedì 31 agosto, i lavoratori fortunatamente trasferiti negli altri supermercati. Unicoop Tirreno comunica che le ragioni di questa scelta sono il calo di vendite riscontrato negli ultimi tempi e, soprattutto, l’inopportunità di mantenere aperto il punto vendita a causa delle condizioni di occupazione del piano superiore. Tale situazione causerebbe dannose incertezze sul computo delle utenze e l’impossibilità di intervenire su perdite e infiltrazioni, queste ultime presumibilmente da addebitarsi alle famiglie del piano superiore.
Possibile che un’organizzazione come Unicoop Tirreno non sappia far fronte a queste condizioni con soluzioni alternative? certo che no… l’azienda viene da scelte industriali passate sbagliate e sempre meno sostenibili, come quella del Parco del Levante, che stanno drenando risorse preziose ed evidentemente non stanno dando i frutti sperati. Recentemente l’azienda aveva già tentato la chiusura della Coop di via Mastacchi, quindi è chiara la volontà di colpire gli esercizi Incoop, da sempre riferimento dei cittadini nei quartieri più popolari. Meglio avrebbe fatto l’azienda a dire la verità ed annunciare in tempi meno sospetti che ulteriori provvedimenti sarebbero stati necessari per mantenersi a galla, anche se non previsti nel piano industriale. Al contrario, Unicoop ha deciso evidentemente di fare di necessità virtù e cogliere la palla al balzo, dando la colpa agli occupanti.
La gravità sta nel fatto che questa malcelata scusa fa dell’emergenza abitativa della nostra città un capro espiatorio, accentuando le condanne e la diffidenza che montano a Livorno verso chi ha non ha la possibilità di avere un tetto “legale” sopra la testa. Nel dibattito cittadino, l’impossibilità di avere legalmente accesso ad alloggi disponibili, sembra essere legata solo al comportamento più o meno corretto o morale dei diretti interessati, si danno in sostanza giudizi sul merito individuale senza riconoscere la generale aberrazione di una città con alloggi vuoti e intere fasce di popolazione senza una casa. Ci dispiace molto che Unicoop abbia deciso di alimentare questa condanna sociale verso le occupazioni e che non abbia voluto spendere nemmeno una parola sulle condizioni dei propri “vicini di casa”.
La coop sei tu… ma solo se riesci a fare la spesa tutte le settimane?”
La segreteria della Federazione Livornese Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea