Piombino 25 Agosto 2022

Rigassificatore Piombino, Romano (PD): “VIA in versione accelerata e garantire continuità di utilizzo delle banchine”

Porto di Piombino, rifiorimento Molo Batteria, al via i lavori della seconda faseLivorno 25 agosto 2022 – Rigassificatore Piombino, Romano (PD): “VIA in versione accelerata e garantire continuità di utilizzo delle banchine”

Andrea Romano (PD) e il rigassificatore a Piombino, ecco come la pensa il parlamentare uscente e ricandidato alle prossime amministrative

“Il Rigassificatore di Piombino? Un tema da affrontare con serietà e rispetto dei cittadini, senza estremismi inutili.

In tanti mi chiedono, giustamente, come la penso sul tema del rigassificatore di Piombino.

E’ una domanda non solo legittima, ma indispensabile per chiunque si candidi a rappresentare il nostro territorio portandone in Parlamento i problemi e contribuendo a trovare soluzioni.

Ne parleremo certamente dal vivo sulla strada del 25 settembre, nel corso dei molti incontri che faremo con i cittadini e le associazioni civiche, sindacali e produttive del territorio piombinese. Ma intanto voglio rispondere qui, in sintesi e richiamando quanto ebbi modo di dire alla Nazione il giorno prima della caduta del Governo Draghi (qui trovate l’intervista del 19 luglio). Perché continuo a pensarla come un mese fa.

Ovvero che tra chi sostiene (come fa la lista Azione-Italia Viva) che Piombino debba essere “militarizzata” per istallare il rigassificatore (proprio così, evidentemente mandando soldati e carri armati in città) e chi si limita a dire No senza indicare alternative, la politica più seria e responsabile ha il dovere di guardare insieme alle sacrosante preoccupazioni dei cittadini e alle altrettanto sacrosante necessità di una crisi energetica che sta scaricando su tutti gli italiani costi impossibili da sostenere.

E allora cosa serve?

Innanzitutto serve rispondere alle domande dei cittadini, giustamente preoccupati per le possibili conseguenze sull’ambiente.

Serve rispondere spiegando nel dettaglio quale sarà l’impatto sull’ambiente (se ce ne sarà).

Si può spiegare e rassicurare anche in poco tempo, introducendo una VIA (la Valutazione di Impatto Ambientale) in versione accelerata, che dia risposte in poche settimane.

Lo si è già fatto in passato per altre opere urgenti, come l’asse ferroviario Palermo-Catania-Messina o il potenziamento delle infrastrutture del porto di Trieste.

Inoltre è indispensabile rispondere alle richieste avanzate dai sindacati e dall’Autorità portuale sull’eventuale utilizzo di quella banchina, che attualmente viene utilizzata da Piombino Industrie Marittime e da Jsw per lo scarico dei blumi provenienti dall’India.

 

È necessario che sia garantita la continuità di utilizzo produttivo di quegli spazi, cosí come evitare ripercussioni negative per il turismo, per non danneggiare in nessun modo lo sviluppo di queste due aziende e più in generale del porto di Piombino o delle attività turistiche dell’area.

In terzo luogo, e quindi solo dopo avere verificato ed escluso qualsiasi elemento di rischio per l’ambiente e per l’uomo così come dopo aver evitato qualsiasi danno al mondo produttivo, si deve adottare un Decreto Piombino che dia risposte ad un territorio che da troppi anni è colpito da processi di deindustrializzazione estremamente dolorosi sul piano economico e sociale. E quindi un provvedimento urgente del governo che realizzi opere indispensabili alla ripartenza economica del territorio:

come le bonifiche, il completamento della seconda strada per Piombino, la riqualificazione degli impianti siderurgici, lo sviluppo di rinnovabili nelle aree ex industriali e la creazione di migliori condizioni per attirare manifatture di qualità.

Sono queste le condizioni indispensabili all’eventuale istallazione in banchina (e per soli tre anni) di una nave rigassificatrice che contribuisca a far uscire l’Italia dalla crisi energetica che affligge il nostro paese (così come gli altri paesi europei e occidentali) in conseguenza del micidiale ricatto messo in atto dalla dittatura di #Putin.

Una crisi che già oggi comporta costi inaccettabili per famiglie e imprese e alla quale abbiamo il dovere di rispondere, con serietà e assoluto rispetto delle preoccupazioni dei cittadini”.

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