Rimborso del 100% delle spese per dispositivi di protezione, c’è tempo fino a lunedì
Sono invece al momento esclusi gli studi professionali
Riguarda tutte le aziende, anche quelle commerciali. Dalla Regione sostegno alle categorie professionali che chiedono l’estensione del beneficio
Livorno, 12 maggio 2020 – Fino a lunedì prossimo, 18 maggio, sarà aperto il bando “Impresa Sicura” di Invitalia.
Il bando offre a tutte le imprese italiane, di qualsiasi settore e dimensione, la possibilità di chiedere il rimborso del 100% delle spese sostenute per l’acquisto di dispositivi ed altri strumenti di protezione individuale finalizzati al contenimento e al contrasto dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Il bando “Impresa Sicura” copre fino al 100% delle spese sostenute dalle imprese tra il 17 marzo 2020 e la data di invio della domanda di rimborso.
L’importo massimo rimborsabile è di 500 euro per ciascun addetto dell’impresa a cui sono destinati i dispositivi di protezione, fino a un massimo di 150mila euro ad impresa.
Inoltre, per ciascuna impresa, non saranno rimborsati importi inferiori a 500 euro.
L’elenco dei dpi rimborsabili è dettagliato e tassativo:
mascherine filtranti, chirurgiche, FFP1, FFP2 e FFP3;
guanti in lattice, in vinile e in nitrile;
dispositivi per protezione oculare;
indumenti di protezione quali tute e/o camici;
calzari e/o sovrascarpe;
cuffie e/o copricapi;
dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea;
detergenti e soluzioni disinfettanti/antisettici.
Il bando prevede una finestra di prenotazione brevissima per l’invio delle domande a Invitalia (solo dall’11 al 18 maggio) ed è attivo fino ad esaurimento risorse (50 milioni di euro per tutto il territorio nazionale)
Possono usufruire del rimborso di Invitalia tutte le imprese attive iscritte nel Registro delle Imprese, indipendentemente dalla forma giuridica in cui sono costituite, dal settore economico in cui operano e dal regime contabile adottato.
Quindi anche ditte individuali, negozi e pubblici esercizi.
Sono invece al momento esclusi gli studi professionali.
A questo proposito, l’assessore comunale al lavoro e allo sviluppo economico, Gianfranco Simoncini, anche nella sua qualità di consigliere per il lavoro del presidente Enrico Rossi, ha espresso il sostegno della Regione Toscana all’appello della Commissione Regionale dei Soggetti Professionali (organo previsto dalla legge regionale sulle professioni che raccoglie i rappresentanti di ordini, collegi e delle professioni non ordinistiche regolamentate) rivolto ai ministri del lavoro Nunzia Catalfo e dello sviluppo economico Stefano Patuanelli per segnalare la disparità di trattamento nei confronti dei professionisti e per richiedere un intervento urgente che possa rimuovere l’ostacolo.
Maggiori informazioni sul bando Impresa Sicura e su come presentare le domande si possono trovare sulle pagine internet curate dall’ufficio Lavoro e Sviluppo Economico del Comune di Livorno e sui siti internet di Invitalia e del MISE.