Riorganizzazione Asa, la poszione di USB Livorno dopo l’intervento i consiglio comunale dell’azienda
La posizione del sindacato Usb Livorno dopo lo stato di agitazione dei dipendenti Asa, gli interventi dell’azienda in consiglio comunale e l’accordo passato in assemblea con una maggioranza risicata
“A seguito delle assemblee dei lavoratori impegnati nei settori operativi nei primi giorni di aprile l’Unione Sindacale di Base proclamava ufficialmente lo stato di agitazione sindacale all’interno della società partecipata, che gestisce la rete idrica e quella del gas, Asa Spa.
Non un fulmine a ciel sereno ma la conseguenza di alcune scelte aziendali fortemente impopolari che rischiavano (e rischiano ancora) di produrre un contraccolpo pesante anche e soprattutto per quanto riguarda la qualità del servizio offerto ai cittadini. Prima di tutto parliamo del metodo.
La dirigenza, circa tre anni fa, aveva avviato un programma di riorganizzazione senza coinvolgere i lavoratori e le organizzazioni sindacali in un confronto serio e realmente produttivo.
Nonostante le numerose uscite di personale, a seguito di pensionamenti (a titolo di esempio solo nel reparto reti acqua Livorno siamo passati da 24 a 16 operativi e nel ramo gas in pochi anni i numeri, del reparto reti, da 22 sono scesi a 15 ) la decisione era quella di bloccare il turnover respingendo qualsiasi ipotesi di nuova assunzione.
Oltre a ciò qualche mese fa é stato annunciata la parziale riorganizzazione del servizio reperibilità in caso di guasti e perdite.
Una scelta che avrebbe determinato seri rischi anche per i cittadini. Contemporaneamente sarebbero dovuti decadere i contratti integrativi in essere.
Il rischio tutt’altro che remoto, è che si voglia andare verso una esternalizzazione di alcuni servizi operativi con il pretesto del risparmio a danno dell’occupazione e del servizio al cittadino ad oggi sempre garantito tramite personale interno, con standard di sicurezza e professionalità elevati.
Anche il consiglio comunale si era interessato a questa ipotesi di riorganizzazione con interventi decisi da parte delle opposizioni e la richiesta di una commissione specifica.
Alcuni giorni fa l’azienda, dopo aver fatto un incontro a porte chiuse con le sole segreterie CGIL,CISL e UIL, ha convocato ufficialmente la RSU per affrontare alcune di queste problematiche. All’incontro è stato proposto sostanzialmente solo un rinvio ad ottobre. Le decisioni dell’azienda sono state temporaneamente congelate di qualche mese.
Grazie alla pressione dei lavoratori e alla mobilitazione sul piatto sono state messe 4 assunzioni immediate,con scadenza ad ottobre (in generale ancora insufficienti ma è sicuramente un primo passo) e la proroga dei contratti integrativi in essere sempre fino ad ottobre.
Usb in prima battuta ha scelto di non firmare l’ipotesi di accordo in attesa del responso delle assemblee. Assemblee che si sono svolte in questi giorni e che, con una maggioranza risicata e bassa partecipazione hanno dato mandato di accettare le proposte aziendali.
In generale siamo convinti che il congelamento di tali iniziative sia il risultato della mobilitazione dei lavoratori con USB parte attiva e promotrice di tale percorso ma che di fatto i margini per l’ottenimento di risultati veramente definitivi era, erano e sono ancora molto più ampi.
Come spesso succede sono stati proprio i sindacati di comodo a venire incontro all’azienda chiedendo ai lavoratori di abbassare i toni sulla base di un semplice rinvio.
USB, la propria RSU e gli iscritti seguiranno con attenzione tutto questo processo ed è per questo che hanno deciso di apporre la firma sull’ipotesi d’intesa, anche se hanno molte perplessità che per ottobre le varie problematiche, non risolte da anni, siano affrontate e soddisfatte. Per questo era necessario che alcune problematiche venissero esaurite subito.
Fermo restando tutto ciò, sui temi generali come l’esternalizzazione e la possibile messa a gara della distribuzione gas, l’Unione Sindacale di Base sta portando avanti un attento percorso di studio e confronto.
Su questi temi saremo pronti a coinvolgere la cittadinanza interessata in primis. La società ASA Spa è un’azienda che macina utili e che non deve essere ulteriormente svenduta agli interessi privati come ormai in questi ultimi anni, in nome del libero mercato e della concorrenza, è stato fatto col gas”.
Usb Livorno