Riotorto: omicidio e occultamento di cadavere, ieri le prove con un manichino ordinate dalla procura
Riotorto (Livorno) 4 gennaio 2020 – Era il 3 agosto 2019 quando i carabinieri ritrovarono un cadavere avvolto in un sacco a pelo in uno scannafosso che costeggia la vecchia Aurelia nella zona di Riotorto, tra a Venturina e Piombino (Livorno).
Per l’omicidio e occultamento di cadavere della 76enne Simonetta Gaggioli, sono stati indagati il figlio e la nuora
A distanza di 5 mesi, ieri tre gennaio 2020 si svolto l’esperimento giudiziale in incidente probatorio, chiesto dalla procura di Livorno, per fare delle prove di trasporto del cadavere di Simonetta Gaggioli,
Nei test per simulare come il cadavere possa esser stato eventualmente trasportato dalla casa di Riotorto, dove il pm ipotizza che l’ex funzionaria sia morta, al punto del ritrovamento, un fosso vicino all’Aurelia è stato usato un manichino dello stesso peso di Simonetta Gaggioli
Tramite questi test con il manichino movimentato con varie modalità di azione in base alle ipotesi elaborate dagli inquirenti, è stato possibile verificare un’ipotesi investigativa