Risparmio costi smaltimento e lavoro al nero, piaga delle Colline Livornesi
Livorno 17 giugno 2024 – Risparmio costi smaltimento e lavoro al nero, piaga delle Colline Livornesi
E’ un disastro ambientale immane quello che avviene lungo le nostre colline livornesi. Quello che potete poi vedere con i vostri occhi tramite i nostri video è la situazione che si trova lungo le varie strade sterrate a lato della SP8 che porta da Livorno al Gabbro.
Quelli che dovrebbero essere luoghi incontaminati da vivere con bellissime passeggiate nel verte sono diventati delle vere e proprie discariche a cielo cielo aperto. Grazie alla loro posizione decentrata lungo una strada scarsamente trafficata e per sua natura scarsamente controllabile, la notte è il regno degli scaricatori. Entrano attraverso i sentieri sterrati usati come cammino e passaggio per mezzi anti incendio con i loro furgoni e poi protetti dalle tenebre e nascosti dalla vegetazione scaricano indisturbati il loro materiale.
Tra il verde c’è di tutto, si inizia con tubi di eternit, macerie di lavori edili, mattonelle, tubi per lavori elettrici e idraulici, sanitari, elettrodomestici, mobili, guaine di cavi di rame e chi più ne ha più ne metta.
Video : Discarica nel verde delle colline livornesi Sp8 al km 9 VII
Questa piaga piaga ambientale purtroppo non affligge solo Livorno, è infatti un fenomeno che riguarda tutta l’Italia da nord a sud. Ma chi sono quelle persone che scaricano nel verde?
Bene queste persone possiamo dividerle in due categorie, la prima, è quella che possiamo definire in modo sarcastico quella dei “risparmiatori”
In generale i tratta di regolari ditte individuali o di aziende che eseguono dei lavori edili o svuotano appartamenti e invece di pagare per un corretto smaltimento preferiscono risparmiare riversando nell’ambiente quando dovrebbe essere regolarmente smaltito. In alcuni casi alcuni hanno anche guadagnato; spesso incassano i soldi per lo smaltimento ma poi gettandolo nel verde lo incassano totalmente. Ad essere maliziosi verrebbe da pensare che usino quei soldi come fondo cassa per pagare eventuali multe.
La seconda categoria riguarda invece coloro che eseguono lavoretti edili o svotano appartamenti ma non ne hanno partita iva quindi lavorano in nero e di conseguenza non possono smaltire correttamente i rifiuti. Chi crede che il fenomeno prodotto da questa categoria sia marginale, si sbaglia di grosso, il fenomeno purtroppo è più diffuso di quello che si pensa a causa del grosso risparmio per l’utente che magari in buona fede e per motivi economici accetta un lavoro che gli costa un terzo rispetto a quello di una ditta regolare e anche di più se ci sono rifiuti speciali come l’eternit
Ancora verde a discarica e area inizio percorso colline livornesi
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Ricordiamo che la legge dispone sia sanzioni che conseguenze legali per questo tipo di azioni
Per i Privati Cittadini: L’abbandono di rifiuti da parte di privati cittadini è punibile con una sanzione amministrativa pecuniaria da 300 a 3.000 euro. Se il materiale abbandonato è pericoloso, la sanzione può essere raddoppiata.
Per le Imprese e i Responsabili di Enti: In caso di abbandono da parte di titolari di imprese o responsabili di enti, la sanzione penale può arrivare fino a 2 anni di reclusione e un’ammenda da 2.600 a 26.000 euro.
Poi con la legge n. 137/2023 (dal 10/10/2023), anche l’abbandono incontrollato di rifiuti da parte di privati cittadini è diventato reato contravvenzionale, punibile con un’ammenda da 1.000 a 10.000 euro, aumentabile fino al doppio per i rifiuti pericolosi.
Queste misure sono state introdotte per garantire che tutti contribuiscano alla conservazione dell’ambiente e per prevenire danni irreversibili alle nostre aree naturali.