Rissa culminata con un violento calcio al viso a persona incosciente, denuncia e daspo per 5 giovani
Capoliveri (Isola d’Elba, Livorno) 6 settembre 2023 – Rissa culminata con un violento calcio al viso a persona incosciente, denuncia e daspo per 5 giovani
Dopo un mese di serrate indagini, fatte di ricostruzioni testimoniali, individuazioni fotografiche, riscontri oggettivi, analisi di filmati ed approfondita conoscenza del territorio; i Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Portoferraio hanno identificato 5 giovani.
Sono tutti di età compresa tra i 20 e i 25 anni, e sono ritenuti responsabili della violenta rissa scatenatasi la notte del 20 luglio u.s. sulla terrazza di un noto locale di Capoliveri nel corso di una serata di musica trap.
Quella notte è accaduto un gravissimo episodio, immortalato in un video circolato e diventato in pochi giorni virale sulla rete. Il aveva suscitato molte indignazioni anche nella classe politica locale che aveva espresso il proprio sdegno agli organi di stampa.
Nel filmato si vedeva chiaramente una rissa tra alcuni giovani, culminata con un calcio violentissimo sferrato al viso di un ragazzo già steso in terra ed incosciente.
I Carabinieri, non appena venuti a conoscenza del video; hanno avviato di iniziativa le indagini del caso, ancora prima di ricevere eventuali querele, ritenendo i fatti particolarmente gravi.
Le indagini condotte dagli uomini dell’Aliquota Operativa del NORM di Portoferraio, hanno permesso di identificare compiutamente i 5 presunti responsabili della rissa, tutti italiani. Alcuni dei giovani hanno precedenti per simili fatti
4 giovani sono residenti a Porto Azzurro ed uno è di Portoferraio. Per loro l’accusa è di rissa aggravata dalle lesioni e dai futili motivi, con pene che possono raggiungere anche i 6 anni di reclusione.
Per tutti e 5 è scattata anche la misura di prevenzione del divieto di accesso e stazionamento al locale ove è avvenuto l’evento per un periodo compreso tra i 12 e i 24 mesi, emessa su proposta dei carabinieri.
Le indagini dei militari si sono ulteriormente allargate appurando anche alcune violazioni amministrative a carico dell’agenzia di sicurezza nel locale; elevate sanzioni per oltre 3.000 euro per un addetto alla sicurezza non iscritto all’albo provinciale della Prefettura.