Ro ART e Premio Rotonda 2022, la lettera di Roberto Russo
Livorno 15 agosto 2022 – Ro ART e Premio Rotonda 2022, la lettera di Roberto Russo
Associazione RO Art Premio Rotonda, la lettera di Roberto Russo (presidente dimissionario di Ro Art) in merito all’edizione 2022 :
“Al patrimonio culturale e storico artistico di Livorno ieri si è aggiunto in maniera inscindibile un fondamentale tassello, quale il Premio Rotonda.
L’associazione Ro Art, che rappresento, ha contribuito fin dagli anni ‘90 dello scorso secolo alla conservazione e promozione di una manifestazione, nata nel 1953 per promuovere la pittura e le arti figurative a livello locale e nazionale.
Ho avuto, come si dice in modo retorico, “l’onere e l’onore” di essere chiamato a rappresentare l’associazione dal 2016 come presidente e nulla è stato facile da allora.
Pochi hanno reso agevole il mio/nostro ruolo, che era quello di riorganizzare e rilanciare una manifestazione, che in molti già allora vedevano stanca e irrimediabilmente sulla strada del declino.
Con i direttivi che si sono alternati siamo riusciti a mantenere in vita il Premio e a trovare mano a mano soluzioni, talora improvvisate, che consentissero di garantire qualità e decoro all’esposizione di pittori ed artisti.
Già nel 2016 l’edizione del premio fu soggetta a una “scissione” di alcuni pittori, che inspiegabilmente organizzarono una contro manifestazione in un comune limitrofo a Livorno.
Nel 2017 l’impraticabilità della Rotonda per la ristrutturazione in corso ci costrinse a trovare una soluzione d’emergenza con l’edizione speciale collocata all’interno della Fortezza Vecchia, anch’essa boicottata perché alcuni artisti “pretendevano” comunque un’edizione nella Rotonda d’Ardenza pur con gli evidenti impedimenti dovuti alla presenza di un cantiere edile diffuso.
Durante il 2018, poi, per un cambio totale di indirizzo della Giunta Comunale di allora venne deciso di emettere un bando per la gestione, che ci trovò in completo dissenso (non partecipammo al bando) e che non migliorò la situazione complessiva dell’evento.
Nel 2019 trovammo una soluzione innovativa, quando Ro Art guidò una cordata di tre associazioni che riuscì a costo zero per l’amministrazione pubblica – ma con le spese riversate completamente sulla quota di adesione pagata dai pittori – ad organizzare un’edizione con tanto di programma collaterale di eventi.
La pandemia da Covid e il complessivo “rilassamento” dell’ambiente artistico non ha portato iniziative per il Premio tra il 2020 ed il 2021, tanto che a fine estate del 2021, preoccupati di dare un futuro alla manifestazione, inviammo di nostra autonoma iniziativa una proposta progettuale all’amministrazione comunale per riattivare il Rotonda.
Il resto è storia degli ultimi mesi:
l’amministrazione per garantire la procedura più ampia e trasparente ha emesso un bando pubblico a marzo 2022 per la manifestazione di interesse di tutti i soggetti interessati a partecipare all’organizzazione, anche con l’intento di creare una cordata di associazioni e soggetti privati che avessero la medesima finalità di rilanciare il premio.
Ma sorprendentemente nessuno si è fatto avanti e l’unico progetto/proposta è rimasto quello di Ro Art.
A prescindere da questo nel progetto da noi formulato avevamo previsto il coinvolgimento di tutti i soggetti potenzialmente interessati (associazioni ed enti) e naturalmente degli artisti locali, che negli anni hanno partecipato e sostenuto la manifestazione.
Così il 5 maggio 2022 abbiamo convocato nella nostra sede di via Terreni una riunione con gli artisti e rappresentanti di alcune associazioni, che in maniera inequivocabile hanno dimostrato la propria contrarietà ad ogni proposta di innovazione o di cambiamento, rimanendo sulle loro posizioni e non accettando neppure l’ipotesi di adattamenti e correttivi, che sarebbero stati possibili e che la medesima amministrazione comunale ha confermato come tali anche nella conferenza stampa dell’11 agosto scorso.
Per questo e per un generale clima di sfiducia nei nostri confronti abbiamo ritenuto opportuno rappresentare al Comune di Livorno la nostra effettiva impossibilità a rendere esecutivo il progetto avviato, anche per un senso di grande responsabilità rispetto alle risorse pubbliche che venivano messe a disposizione e che non potevano correre il rischio di essere sperperate de facto per la scarsa partecipazione degli artisti locali, che avrebbero dovuto invece essere uno dei pilastri della buona riuscita del progetto medesimo.
La rinuncia è stato il logico effetto di questa serie di concomitanze e la nostra assenza alla conferenza stampa è dovuta soltanto al fatto che abbiamo saputo della stessa dai social il giorno della medesima né avevamo ricevuto alcun invito.
Crediamo quindi che il Sindaco Luca Salvetti abbia fatto riferimento a Ro Art soltanto perché in nostra assenza non poteva esserci contraddittorio.
Piuttosto ritengo che con la giornata dell’11 agosto la città di Livorno e la storia del “suo” Premio Rotonda abbiano raggiunto una serie di obiettivi ragguardevoli che fanno parte degli obiettivi dichiarati nel nostro progetto e portati avanti dal sottoscritto in tutti questi anni:
a) il compimento della registrazione del marchio Premio Rotonda, che l’attuale assessore alla Cultura Simone Lenzi ha raccolto e che ho sempre sostenuto da quando sono presidente di Ro Art;
b) l’assunzione della titolarità dell’evento da parte dell’amministrazione comunale e l’affidamento della gestione ad un soggetto “garante” (della storia del Premio e dei fondatori) come in questo caso l’Accademia Trossi Uberti in collaborazione di volta in volta con soggetti privati qualificati per l’attuazione di programmi collaterali di qualità;
c) l’aumento del budget del Premio Rotonda con la finalità dell’interesse pubblico;
d) la possibilità di incentivare soggetti privati a introdurre ed organizzare attività espositive di qualità nel periodo della manifestazione.
Non può costituire un ostacolo a tutto questo il tornare al senso originario della manifestazione, cioè scegliere di organizzare un’estemporanea che finalmente coinvolga tutti gli aspetti della creazione artistica e dia, soprattutto, nuova linfa alla partecipazione giovanile sia nella performance sia nello sviluppo di nuove iniziative correlate al premio.
Sono molto contento del risultato raggiunto a favore della mia città di origine, di crescita e di lavoro. Adesso posso scrivere che non c’era due senza tre.
Dopo la A di Spagnoli , la V di Breschi, due progetti a cui sono legatissimo e che (così pare!) hanno aperto la via al pullulare di arte pubblica ed installazioni a Livorno, anche il Premio Rotonda diventa un appuntamento imprescindibile della stagione culturale labronica. Sono convinto che anche gli artisti più scettici troveranno il modo di dimostrare il proprio attaccamento alla città e alla sua meravigliosa vita creativa.
Mi sia concesso infine a titolo personale di ringraziare tutti coloro che hanno accompagnato e sostenuto il mio ruolo in questi anni. Ho deciso di lasciare la presidenza dell’associazione Ro art, che a brevissimo dovrà determinare anche il proprio destino.