Cronaca 23 Febbraio 2018

Romano PD: “Ecco il mio emendamento alla Legge di Bilancio”

Scrive Andrea Romano (Pd) sulla sua pagina Facebook:

“Gli esponenti politici del Movimento Cinque Stelle sono fatti così. Quando non sanno cosa dire o cosa proporre, passano alle offese personali. Un partito nato al grido “Vaffanculo” che ha poi proseguito la sua storia accumulando palle di fango da gettare contro gli avversari in assenza di altri argomenti, mentre in Parlamento diceva di No a tutto e devastava le città che si trovava ad amministrare. Lo sappiamo, ci siamo purtroppo abituati e non ci facciamo intimidire. Con pacatezza, con serenità e con la forza dei nostri argomenti e delle soluzioni concrete ai bisogni reali dei cittadini ci prepariamo a rispondere al fango M5S con il voto politico del 4 marzo e con le elezioni amministrative che il prossimo anno permetteranno ai livornesi di valutare l’operato della giunta Nogarin.
A Giulio La Rosa, candidato per il Movimento Cinque Stelle nel collegio uninominale di Livorno, qualcuno della Casaleggio Associati deve aver detto: “Tu attacca Andrea Romano con ogni argomento, vedrai che funziona”. Magari il povero La Rosa deve aver risposto: “Ma io vorrei anche avere qualche proposta concreta per Livorno”. Niente da fare, gli hanno dato solo pallottole di fango. E lui le usa come può. Ecco i fotomontaggi con la mia foto mixata con la foto di Casini (che è molto più bello di me, lo ammetto), ecco i finti manifesti dove sono circondato da televisioni (minacciose, in effetti). Ma c’è un’accusa più infamante: non avere fatto niente, in questi cinque anni di attività politica, per la mia città. Chiunque abbia seguito anche superficialmente le cronache di questi anni sa quante volte mi sono trovato, con altri esponenti del PD, a richiamare l’attenzione della politica nazionale sul disastro che l’amministrazione Nogarin stava realizzando in città e a proporre soluzioni alternative a questa o quella scelta scellerata che i Cinque Stelle stavano passando sulla pelle dei livornesi: sull’opposizione al rilancio del porto industriale, sull’aumento delle tasse locali, sul nuovo ospedale cancellato e sul vecchio lasciato nell’abbandono, sull’incapacità di onorare degnamente la memoria di un grande livornese come il Presidente Ciampi e su tanto altro ancora. Soltanto ieri, ad esempio, sono venuti a trovarci undici lavoratori livornesi ex dipendenti della base di Camp Darby, messi in mobilità da anni, che grazie all’impegno mio e di altri parlamentari toscani (insieme all’aiuto del Ministro Pinotti) saranno finalmente ricollocati nella Pubblica Amministrazione. Un piccolo passo, tra tanti, realizzato senza strepitare e senza offendere nessuno.
In particolare, poi, al povero La Rosa hanno suggerito di accusarmi di non aver mai fatto niente per coloro che hanno subìto danni dall’alluvione di settembre. Ora: io se fossi un esponente M5s livornese sarei straordinariamente cauto nel parlare dell’alluvione, sia per rispetto dei morti e dei feriti di quella tragica notte sia per attenzione all’inchiesta che coinvolge direttamente e pesantemente il Sindaco Nogarin. Ma La Rosa la pensa diversamente. E tira la sua palletta di fango, sostenendo che non avrei fatto niente neanche sulla tragedia più grave che ha colpito Livorno negli ultimi anni. Qualche giorno fa, trovandomi con lui ad un dibattito ed ascoltando in diretta questa stessa falsa accusa, gli ho suggerito pacatemente di guardarsi gli atti della Camera e di leggere l’emendamento a prima firma mia (poi recepito nella Legge di Bilancio) grazie al quale i cittadini e le imprese livornesi colpiti dall’alluvione non hanno l’obbligo di attendere la dichiarazione di inagibilità per accedere alla sospensione dei versamenti e degli adempimenti tributari ma possono presentare la più semplice autocertificazione. Un passo concreto, che ha sollevato almeno un po’ la condizione di quei livornesi che sono stati colpiti nelle abitazioni e nelle attività dall’alluvione. Ma niente da fare, La Rosa non ha trovato l’emendamento. E quindi nuove accuse, nuove palle di fango (e ancora nessuna proposta per Livorno, nel frattempo).
Nonostante gli sforzi dei Cinque Stelle, io resto un uomo comprensivo. E allora aiutiamo La Rosa a usare bene la rete (la famosa Internet, dove i Cinque Stelle dovrebbero essere campioni del mondo). E indichiamo a La Rosa il link della banca dati della Camera dei Deputati dove ogni cittadino (lui compreso) può trovare gli emendamenti alla Legge di Bilancio. E’ questo: http://www.camera.it/…/emendamenti/Html/05/C4768/TOMO_3r.htm. L’emendamento, a firma Romano Rocchi e Parrini, è l’Atto Camera 4768 e si trova nel tomo III degli emendamenti presentati alla V Commissione Bilancio. Poi è stato recepito dal Governo ed è diventato parte della Legge di Bilancio. Qui sotto La Rosa può agevolmente leggere il testo dell’emendamento e la parte della Legge di Bilancio dove lo si recepisce (i passaggi sono persino evidenziati in giallo, per evitare qualsiasi altra difficoltà.
La cosa più importante è che quella proposta sia diventata legge, e che molti livornesi ne abbiano avuto un sollievo anche solo parziale. Va da sé che i deputati Cinque Stelle, in Parlamento, abbiano votato contro questa proposta. E se fosse per loro i livornesi colpiti dall’alluvione starebbero ancora attendendo le dichiarazioni di inagibilità. Ma questa è la solita storia che conosciamo troppo bene. Anche per questo il Partito Democratico chiede il voto ai livornesi e agli italiani: un voto alla serietà come metodo della buona politica, nonostante vi siano altri che usano solo e sempre il fango invece delle proposte”.