Romiti diserta l’incontro a Rai3 e si reca sui luoghi dell’alluvione: “Otto morti e un disastro che Livorno purtroppo ricorderà a lungo”
Livorno – Andrea Romiti, candidato sindaco centro destra: “Otto morti e un disastro che Livorno purtroppo ricorderà a lungo”.
“Ora sull’alluvione del 9 settembre 2017 si aprono altre ombre e altri sospetti dopo che i 5 periti della Procura della Repubblica hanno scritto nelle loro relazioni che i report della Protezione civile furono “revisionati” dopo la tragedia” Scrive il candidato sindaco del centro destra Andrea Romiti, il quale ha anche spiegato di essersi recato ieri mattina proprio a Montenero, epicentro della tragedia, tralasciando di partecipare alla “tribuna elettorale” organizzata a Firenze da Rai 3.
“Dobbiamo chiarire che cosa sia successo quella notte e dobbiamo pensare al futuro, dice Romiti. Anche qui i problemi non mancano – Montenero ha un piazzale inadeguato con enormi problemi di fruizione e viabilità. I viali di accesso al Santuario sono poco illuminati e privi per lunghi tratti dei marciapiedi, importanti se vogliamo promuovere Montenero con stazione di pellegrinaggio. E’ necessario valorizzare la funicolare e migliorare la cartellonistica di un luogo che pare in parte abbandonato a se stesso”.
“Ci sono strutture inutilizzate e un campo sportivo lasciato all’incuria dove magari potrebbe essere utile farci un parcheggio. Ci sono associazioni come la Misericordia che ancora si adoperano in un servizio di trasporto che andrebbe affiancato ad una funicolare finalmente valorizzata. Serve anche risolvere i problemi che si trascinano da una vita, come quelli dell’Aula Mariana o della frane e cedimenti di via Byron – conclude Romiti – se non interveniamo chiudono gli alberghi come Il Vedetta e ne risente tutto l’indotto”.
Poco più a valle, in Piazza delle Carrozze, c’è il bar di Francesca: “Per stare vicino a mia madre sono tornata in città e da novembre gestisco questa attività – dice parlando del Bar dei Bimbi – la piazza non è ancora sistemata e l’amministrazione non ci dà i permessi per fare quello che vorremmo fare cioè lavorare. Tutto è diventato difficile e complicato come la raccolta dei rifiuti: se per i privati funziona male, per gli esercenti è ancora peggio”.