Rosignano: L’oratorio della Madonna della Neve, un edificio sacro ormai ridotto a rudere
L’oratorio della Madonna della Neve è un edificio sacro che si trova a Rosignano Marittimo.
l’Oratorio della Madonna della Neve, è un edificio simbolo del culto mariano in Toscana, dato che fino ai primi dell’Ottocento era meta di frequenti pellegrinaggi, soprattutto a maggio.
La chiesetta prende il nome da un evento particolare. Durante una nevicata, il loggiato dell’oratorio rimase completamente libero dalla neve, offrendo riparo per i pellegrini infreddoliti
L’Oratorio della Madonna della Neve lungo via dei Lavoratori, ormai allo stato di rudere.
Apriva nel mese della Madonna, maggio fino al 1816, poi il degrado. I proprietari Salvetti dal 1816 avrebbero dovuto curare la manutenzione ed avrebbero potuto seppellirvi i loro morti.
La stradina che passa davanti all’oratorio era l’antica strada per il paese, usata come scorciatoia pedonale fino a qualche decennio fa.
“L’oratorio della via della Cava, fu acquistato nel 1816 da Giovanni Salvetti per scudi 30. Oggi non si sa chi ne sia il proprietario legittimo, dati i passaggi della proprietà del Conte Salvetti”.
Da sempre meta di pellegrini fino al 1816. Nel 1824 la strada di Castiglioncello o della Cava fu riattata e in tale occasione fu allargata la loggia dell’Oratorio della Madonna della Neve, al quale lavoro contribuì il Comune. (Monografia storica del comune di Rosignano Marittimo di P. Nencini 1925 scaricabile dal sito)
Scarse sono le notizie relative a questa piccola cappella, il cui ingresso era disposto davanti alla via della Cava, la strada che dal Castello di Rosignano conduceva a Castiglioncello.
Il 3 giugno del 1818 la Comunità di Rosignano, rappresentata dal magistrato comunitativo Francesco vendette a Giovanni Salvetti la proprietà, descritta come un oratorio di pertinenza della Comunità medesima fatto in titolo della Madonna della Neve o già della Cava a cui confina a primo strada Maestra di Castiglioncello e da tutte le altre parti un piccolo resede che separa il detto oratorio dai terreni odiacenti.
L’atto di vendita fu rogato a Livorno il 3 giugno dello stesso anno. Nel contratto di acquisto del piccolo oratorio era prevista una clausola nella quale Giovanni Salvetti si impegnava a restituire al divin culto l’oratorio suddetto ed a prendersi carico di tutte le spese occorrenti per il restauro e il mantenimento del medesimo.
L’oratorio è costituito da un portale con arco in muratura che precede l’edificio composto da due locali entrambi a pianta rettangolare ed il piccolo campanile. Il prospetto molto semplice, rispecchia nella parte superiore l’andamento della copertura del tipo a capanna.
La porta di ingresso situata al centro, con montanti e architrave in pietra, ha lateralmente due piccole finestre che danno luce nella parte anteriore del primo locale. Sono ancora visibili alcune parti del frontespizio superiore realizzato ad intonaco.
Il locale posteriore, di altezza maggiore ma di superficie inferiore, è stato con ogni probabilità costruito in epoca successiva.
L’intero edificio è in pessimo stato di conservazione e presenta opere di ricostruzione, in particolare nelle coperture, che mal si adattano all’importanza storica dell’oratorio. (Da guida ai beni storici e artistici Rosignano Marittimo – Prov. di Livorno)