Rossi sulla sicurezza nel porto di Livorno: “Questo è il momento della responsabilità per tutti”
LIVORNO – “Esprimo grande soddisfazione perché tutti avete riconosciuto il ruolo che la Regione deve svolgere in materia di tutela e sicurezza sui luoghi di lavoro, e che le viene attribuito dal Titolo V della Costituzione.
Noi stiamo facendo il nostro mestiere, ma tutti ci dobbiamo impegnare responsabilmente. Questo è il momento della responsabilità“.
È quanto ha detto il presidente Enrico Rossi, partecipando, nella sede dell’Autorita’ portuale di Livorno, alla firma del protocollo per la promozione della sicurezza del lavoro nel porto di Livorno e negli stabilimenti industriali dell’area portuale. Firma alla quale hanno partecipato i rappresentanti di dieci enti.
“Altri protocolli per la sicurezza nei porti sono stati siglati negli anni passati, nel 2009 e nel 2015 – ha ricordato Rossi – ma poi i protocolli si allentano.
Quando è accaduto, nel marzo scorso, l’incidente gravissimo in cui sono morti due lavoratori, abbiamo scoperto che il protocollo firmato nel 2015 era rimasto fermo, e a far esplodere il deposito erano stati i comportamenti sul lavoro.
I datori devono dare le ore ai lavoratori per fare formazione per la sicurezza. Livorno, insieme a Marghera, è una delle attività più a rischio. È giusto allora che la Regione si permetta di alzare la voce, perché innalzare il livello di sicurezza è doveroso”.
“Integrare tutti gli aspetti, le competenze, il lavoro di tutti è un bel salto di qualità – ha detto ancora il presidente, sottolineando il fatto che il protocollo mette in sinergia il lavoro di tutti gli enti coinvolti – Noi questa responsabilità ce la siamo assunta – ha ribadito ancora – e tutti quelli che stanno intorno a questo tavolo se la devono assumere, facendo ciascuno la sua parte. C’è la necessità di un arricchimento dei saperi di tutti quelli che si occupano di sicurezza. L’integrazione è la vera novità di questo protocollo”.
Infine, Rossi ha fatto un appello ai datori di lavoro. “È il datore di lavoro che ha sempre fatto la differenza. Quando il datore di lavoro si è impegnato per la sicurezza, non siamo arrivati al rischio zero, che purtroppo non esiste, ma ci siamo avvicinati molto”. E ha sottolineato che “fondamentale è il rapporto con i rappresentanti dei lavoratori”.