Sabato 27 maggio, al Mondadori Bookstore Livorno, (via Magenta, 23), alle ore 18.30, si terrà la presentazione del libro “Parole in Gioco – Per una semiotica del gioco linguistico” di Stefano Bartezzaghi. Sarà presente l’autore, introdotto da Matteo Caccia.
“Non c’è lingua e non c’è epoca in cui non si sia giocato con le parole: troviamo giochi di parole nei testi più solenni di religioni, letterature, filosofie. Sono una dimensione comune a tutti: dagli analfabeti ai premi Nobel. Ed è proprio dalla classicità e dal folklore che la cultura di massa ha ripescato le più curiose ed enigmatiche combinazioni linguistiche per adattarle alla contemporaneità. Dall’enigmistica alla pubblicità, dalla satira ai tweet, la lingua mette in gioco le parole in modo che ci avvincano ancora prima che convincerci. In queste pagine Stefano Bartezzaghi ci spiega la natura di queste scintille dell’intelligenza e ci invita ad appropriarcene“.
Brevi biografie dell’autore e del relatore.
Stefano Bartezzaghi
Nato a Milano nel 1962, è docente di Semiotica e di Teorie della Creatività e direttore del master di giornalismo alla Iulm di Milano; collabora con “la Repubblica” e dirige “Il senso del ridicolo”, festival di Livorno sull’umorismo. Ha pubblicato diverse raccolte di giochi linguistici, enigmistici e letterari, e ha scritto la prima storia del cruciverba, L’orizzonte verticale. Ha curato e commentato la nuova edizione degli Esercizi di stile di Raymond Queneau, nella classica traduzione di Umberto Eco.
Matteo Caccia
Raccoglie, scrive e racconta storie per la tv, il teatro e la radio. Lo ha fatto a Radio24 con Vendo tutto e Voi siete qui. Nel 2015 torna a Radio2 dove aveva scritto e condotto Amnèsia, con Una Vita. Da settembre 2015 è in onda tutti i giorni alle 19 con Pascal: storie, persone, meteorologia. Ha creato e conduce Don’t tell my mom, storyshow in scena ogni primo lunedì del mese a Milano.. Ha scritto due libri, Amnèsia e Il nostro fuoco è l’unica luce, per Mondadori.