Sabato 30 ottobre, ore 20.30 e domenica 31, ore 16 – Teatro Goldoni
“La tragédie de Carmen”
di Peter Brook apre la Stagione lirica a Livorno
Una passione folle, che toglie il respiro: è “La tragédie de Carmen”, l’adattamento della celeberrima Carmen di Georges Bizet realizzato agli inizi degli anni’80 da uno dei più grandi uomini di Teatro del ‘900, Peter Brook insieme a Jean–Claude Carrière e Marius Constant, che sabato 30 ottobre, alle ore 20.30 inaugurerà la Stagione lirica 2021-22 della Fondazione Teatro Goldoni (replica domenica 31 ore 16).
Uno spettacolo che va dritto al cuore della storia della gitana, immergendosi – con le splendide arie e melodie di Bizet – nella parte emotiva e psicologica dei quattro personaggi principali, facendone così vibrare la dimensione asciutta, tragica, in un’arena di sabbia e sangue, dove tutto inizia e finisce.
“La tragédie de Carmen ci regala una grande capacità di raccontare la crudezza e la vitalità di un amore fortissimo, terribile e sbagliato – afferma il direttore artistico del Goldoni Emanuele Gamba – che dopo un tortuoso cammino si scioglie in un epilogo di morte. Con Brook rimane il nucleo, profondo, incandescente della drammaturgia teatrale e musicale di Bizet: Eros e Thanatos si fronteggiano avviluppati, trascinandosi l’un l’altro per una china ripida e pericolosa”.
L’opera viene presentata nel nuovo allestimento della Fondazione Teatro Goldoni di Livorno, in una coproduzione che ci vede al fianco al Verdi di Pisa, Sociale di Rovigo e Opera Giocosa di Savona, Teatri dove andrà in scena nei prossimi mesi.
La regia è di Serena Sinigaglia, che in campo teatrale dirige opere liriche e prosa, classici e contemporanei. Collabora coi più importanti drammaturghi italiani nella creazione di testi originali, prodotta ed ospitata nei principali teatri istituzionali e non. “La sua idea valorizza a pieno il pensiero teatrale brookiano – prosegue Gamba – incrociando le suggestioni dell’edizione originale con le proprie personali convinzioni: regista da sempre attenta ad una direzione di attori e cantanti continuamente ispirata ad una profonda ricerca di verità, Serena Sinigaglia firma una versione che con un occhio all’illustre predecessore, articolando un’autonoma linea di racconto d’amore che è anche riflessione contemporanea su identità e diversità”.
“Tolto ogni riferimento folklorico, tolta la “ grandeur” dei cori, tolta la magnificenza dell’allestimenti – spiega la regista – resta il teatro nella sua pura e magica forza evocativa, teatro, semplicemente e meravigliosamente teatro. Le note, come le passioni dei personaggi, corrono veloci e arrivano dritte allo scopo. Una storia assoluta, archetipica, tragedia epica come quelle classiche della Grecia del V secolo. Carmen è Dioniso, è la libertà che per affermarsi deve negarsi. Carmen, come Antigone, stravolge le regole degli uomini, le ribalta, ne mostra la pochezza e la contraddizione”: “Jamais Carmen ne cédera… – Libre elle est neé e libre elle mourra!”, canta la protagonista nel disperato duetto che chiude l’opera.
La parte visiva dello spettacolo si avvale delle scenografie di Maria Spazzi, che dal 1996 firma l’allestimento di spettacoli per i maggiori teatri di prosa italiani, stabili e privati e dal 1999 di spettacoli di lirica per numerose realtà fra cui La Fenice di Venezia, Grand Théâtre de Genève, Macerata Opera Festival, Landestheater di Salisburgo, Comunale di Bologna, Biennale Teatro Venezia, Rossini Opera Festival, Theater Kiel, Petruzzelli di Bari; i costumi sono di Katarina Vukcevic, vincitrice di premi nazionali per il cinema ed il teatro; Light Designer Matteo Giauro; assistenti alla regia Omar Nedjari e Marika Pensa.
La parte musicale vede un direttore affermato sul piano internazionale come il belga Eric Lederhandler sul podio della nuovissima Orchestra del Teatro Goldoni di Livorno; protagonisti Lorrie Garcia, che sarà Carmen in entrambe le recite, subentrando per la prima alla già annunciata Asude Karayavuz causa sua improvvisa indisposizione, Tea Purtseladze (Micaela), Andrea Bianchi (Don Josè), César Méndez Silvagnoli (Escamillo), Simone Tudda (Zuniga e Garcia), David Remondini (Lillas Pastia e Un brigadiere), Ludovica Tinghi (Amica di Carmen e Vecchia zingara).
Biglietti in vendita presso il botteghino del Teatro Goldoni (tel. 0586 204290), martedì e giovedì ore 10/13 e il mercoledì, venerdì e sabato ore 16.30/19.30. La vendita dei biglietti è anche online su www.goldoniteatro.it – www.ticketone.it – Prezzi dai 18 € ai 40 €, Giovani Under 25 (IV ordine e loggione) € 12
Si ricorda che per accedere in Teatro è necessario il Green pass.