Cronaca 6 Luglio 2018

Sabato partono i saldi estivi, le riflessioni di Confesercenti

Livorno – I saldi estivi in Toscana prenderanno il via, così come uniformato nella maggior parte del territorio nazionale, sabato 7 luglio 2018 e termineranno martedì 4 settembre 2018.

Ne abbiamo parlato con Maristella Calgàro, presidente di Confesercenti provinciale Livorno: “Siamo tutti dell’idea che partano troppo presto. Quelli estivi iniziano il primo sabato di luglio, mentre quelli invernali il primo di gennaio. Ma, come dice la parola, sono di “fine di stagione”, quindi entrambe le date sono sbagliate. Sarebbe più ovvio scontare le rimanenze a fine agosto”. “Inoltre – prosegue – la stagionalità è cambiata e con essa i consumi. L’estate ormai si è prolungata sino a ottobre”.

Il cambiamento va fatto a livello regionale e potrebbe non bastare: “Stiamo lavorando per una modifica delle date in Toscana, ma serve anche un coordinamento con le confinanti Lazio e Liguria, onde evitare di danneggiarci reciprocamente”.

C’è poi la questione della grande distribuzione (supermercati, magazzini e catene): “Spesso anticipano i saldi, disattendendo la legge: usano le carte fedeltà, oppure propongono lo sconto a voce”.

Questi e altri temi sono stati affrontati all’interno di un questionario somministrato a tutti gli associati. Una delle risultanze più evidenti è che le date dei saldi vanno modificate.

La presidente provinciale di Confesercenti tra anche alcuni raffronti con gli scorsi anni: “rispetto al 2017 anno le cose vanno un po’ meglio: c’è più movimento. Il crocierista non è che acquisti molto. Però abbiamo buoni riscontri da chi si imbarca sui traghetti per le isole oppure fa una visita a Livorno”. C’è poi il nodo delle tariffe dei parcheggi. “Sono diminuite le aree di sosta e aumentati i costi orari. Bisognerebbe valutare l’attivazione di navette gratuite e comunque il Comune dovrebbe rapportarsi con le associazioni di categoria, per il semplice motivo che  abbiamo il polso reale della situazione. E’ risaputo, tra l’altro, che se chiudono i negozi in centro si crea subito un problema di sicurezza. Assistiamo ad episodi sempre più gravi”. “A tal proposito bisognerebbe ripristinare il poliziotto di quartiere: era un deterrente utile, e dava un senso di sicurezza a tutti”.

“I negozi tradizionali – conclude Maristella Calgàro – sono un valore aggiunto per la città e per le persone. Il cliente è importante per noi. Cerchiamo sempre di essere corretti, perché chi lavora correttamente tutto l’anno è sempre dalla parte del cliente e non ha mai interesse a imbrogliare”.