Sabato presidio contro il trasporto delle armi
Appuntamento alle 16 in via Grande
Livorno – “La Rete Civica Livornese Contro la Nuova Normalità della Guerra continua la protesta in città per l’uso del porto per la movimentazione delle armi di Camp Darby, in contravvenzione all’articolo 3 del Trattato nordatlantico che limita l’uso delle basi americane in Italia alle operazioni internazionali della NATO.
Dopo l’organizzazione dell’assemblea del 6 aprile, presso la Villa del Presidente di via Marradi, con i rappresentanti dei movimenti contro le basi di altri territori (Aviano, Vicenza, Ghedi, Niscemi, Sigonella), per la creazione di un Coordinamento Nazionale e di un Osservatorio sulla Presenza Statunitense in Italia, per sabato 13 aprile la Rete livornese organizza un presidio di protesta in Via Grande, angolo piazza Grande, dalle ore 16 alle 19.
La Liberty Pride, infatti, arriva a Livorno il 5 maggio e la Liberty Passion il 20 maggio: continua incessante il carosello di navi della flotta MSP dei Dipartimenti dei Trasporti e della Difesa degli Stati Uniti per il trasporto via mare dei prodotti dell’industria bellica americana. Dopo Livorno gli scali successivi saranno a Mersin in Turchia, Beirut in Libano, Aqaba in Giordania e Gedda in Arabia Saudita. Si va così ad armare da Camp Darby il fronte della guerra in Siria e Yemen.
E’ notizia del 7 aprile che la Casa Bianca inserirà i Pasdaran nella lista delle organizzazione terroristiche. Segno che l’Iran sta scalando le posizioni di testa nella lista dei bersagli degli USA.
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/asia/2019/04/08/trum-pasdaran-nella-lista-terrorismo_29512cf8-c5a1-4dfd-b6c7-708ed7526b4e.html
In questa situazione è inquietante quanto detto dal colonnello Erik Bardy, comandante la base di Tombolo, in una visita al direttore della Nazione il 10 luglio scorso, sintetizzato con efficacia nel titolo dell’articolo pubblicato il giorno successivo : “Nuovi obiettivi per le basi USA. Camp Darby e la lotta al terrorismo”.
Tutto fa temere che la nostra città con l’Iran, dopo la Siria e lo Yemen, possa essere coinvolta come retrovia in una nuova drammatica guerra in Oriente”.
Rete Civica Livornese Contro la Nuova Normalità della Guerra