Salario minimo, battaglia di civiltà”, Mirabelli e Ferroni intervengono sulla decisione del Governo di bocciare la legge regionale
Livorno 8 agosto 2025 “Salario minimo, battaglia di civiltà”, Mirabelli e Ferroni intervengono sulla decisione del Governo di bocciare la legge regionale
Sulla decisione del Governo di impugnare la legge toscana che introduce un criterio premiale nelle gare pubbliche regionali per le aziende che garantiscono un salario minimo di almeno 9 euro lordi, intervengono Federico Mirabelli assessore al Lavoro e Viola Ferroni assessora con delega a Bilancio e Finanze e al Personale:
“Quella del salario minimo è una battaglia di civiltà per contrastare il lavoro povero. È incomprensibile che il governo Meloni si scagli contro una legge della Regione Toscana tesa a tutelare la parte più debole del mercato del lavoro.
Il governo Meloni invece di impugnare la normativa della Regione Toscana sul salario minimo, dovrebbe assumerla come riferimento e promuovere una legge nazionale sul lavoro giusto, sicuro e retribuito in modo equo.
Nel Comune di Livorno stiamo già applicando il salario minimo seguendo gli orientamenti espressi dal Consiglio Comunale nel dicembre 2023 e nel novembre 2024. In tre settori importanti siamo riusciti a introdurre il salario minimo: nei musei e biblioteche, nei servizi cimiteriali e nelle RSA. Risultati concreti tesi a migliorare le condizioni salariali e di lavoro. Tutto questo grazie a un importante impegno finanziario sostenuto dal bilancio comunale.
Continueremo su questa strada, rafforzandola nell’ambito del Manifesto del Lavoro Buono che andremo nei prossimi giorni a discutere insieme alle parti istituzionali, economiche e sociali. Il tema del lavoro adeguatamente retribuito è uno dei sette punti del Manifesto del Lavoro Buono, perché fondamentale per l’accesso ai beni e servizi fondamentali e alla vita civile del Paese”.