Cronaca 6 Luglio 2019

Saldi estivi, Confcommercio: “Grandi attese dopo la primavera nera, ma il fine stagione non basta”

Le vendite promozionali estive valgono circa il 12% dei fatturati annuali dei negozi

Livorno – “I consumatori si trovano di fronte a un’occasione eccezionale: l’invenduto è altissimo e le taglie e i modelli desiderati non mancheranno. Gli acquisti della stagione primaverile sono stati saltati a piè pari e, nonostante i primi soffocanti caldi di questi giorni, è normale che le famiglie attendano il prossimo sabato. Ci aspettiamo un’affluenza molto alta nei primi giorni di saldi”.

Il presidente provinciale Confcommercio Alessio Carraresi parla dell’inizio dei saldi estivi, confermando che i dati attesi per Livorno e provincia sono in linea con quelli nazionali.

“Quest’anno l’acquisto medio a famiglia per i saldi estivi e per l’abbigliamento e le calzature si aggirerà mediamente sui 220 euro a famiglia e sugli 85 euro a persona, con un valore che si aggira sul 12% dei fatturati annuali dei negozi. Ma per quanto vivaci possano diventare le vendite, e per quanto possano essere importanti i saldi per gli introiti delle imprese, gli incassi dal 6 luglio al 30 agosto non potranno mai far recuperare le perdite subite.
Alcuni territori chiedono a gran voce il posticipo dei saldi, ma non illudiamoci, continua il presidente Carraresi, il rito dei saldi, se aiuta consumatori e commercianti, non può certo salvare, da solo, la stagnazione economica del piccolo commercio.
In particolare nella nostra provincia, mentre la disoccupazione morde e lo sviluppo turistico attende ancora di assumere dimensioni significative, la piccola impresa accusa pesantemente la concorrenza del web e di alcuni fornitori che anticipano liquidazioni, saldi, offerte di vario genere e fuori dai limiti stagionali.
Se vogliamo che le nostre saracinesche restino aperte, le luci accese e gli addetti occupati, occorrono misure che riducano tasse e imposte a un settore che detiene un ruolo sociale non indifferente. Misure che favoriscano il decoro urbano, l’attrattività del territorio, e valorizzino i luoghi tradizionali dello shopping.
L’evento della Notte Bianca a Livorno può favorire una buona partenza. Il 6 luglio abbiamo infatti invitato i negozi del centro a restare aperti anche dopo cena, in vista dell’avvio dei saldi e delle iniziative che avranno luogo in città, come Miss Livorno in via Ricasoli”.

Come ogni anno, Confcommercio ricorda alcuni principi di base per il corretto acquisto degli articoli in saldo:
1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante.
4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale

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