Livorno 23 dicembre 2021
Salute e Benessere – Ritenzione idrica: chi la cura e come risolverla
Situazione piuttosto frequente al giorno d’oggi, quella in cui si trova buona parte della popolazione femminile (e maschile) è quella della presenza di ritenzione idrica.
In particolare la ritenzione si presenta su caviglie, gambe, cosce, glutei, fianchi, addome e braccia…
Si Vincenzo ma questo lo sappiamo, ora spiegami chi la cura e come si fa
Ok, veniamo al dunque
Mi chiamo Vincenzo e sono un chinesiologo, specialista della ricomposizione corporea al femminile e della crescita e sviluppo dei glutei
Ecco che in quanto specialista di questo settore e come dottore in Scienze delle attività motorie e sportive lavoro ogni giorno con problematiche di questo tipo
Ritenzione idrica: Chi la cura e come si forma
La ritenzione idrica è una forma di ristagno di liquidi nello spazio extracellulare, quindi tra le cellule che compongono il tessuto in questione. Chi la cura è l’operatore del benessere ovvero il dottore in Scienze motorie, in concomitanza se necessario con biologi nutrizionisti e trattamenti estetici.
Esistono vari tipi di ritenzione idrica e la causa è multifattoriale:
Ritenzione tipo 1: Detta anche iatrogena, è dovuta in prima battuta all’utilizzo di farmaci che inducono appunto, ritenzione.
Un esempio: la pillola anticoncezionale
Ritenzione tipo 2: Dovuta a scombussolamento del sistema circolatorio e linfatico
La Ritenzione tipo 3: Ritenzione dovuta a patologie renali, cardiovascolari, epatiche
Ritenzione tipo 4: Da ipocinesi (poco movimento) e/o alimentazione squilibrata e scorretta
Oltre a ciò che ho scritto sopra bisogna tener di conto delle fluttuazioni ormonali dovute alle varie fasi dell’ovulazione, ma non siamo qui per parlare di ciclo ovarico ed ovulazione. Magari lo faremo in un altro articolo
Come risolverla
Abbiamo visto che tra le cause della ritenzione c’è anche un problema a livello del microcircolo (capillari e circolo linfatico).
Se il cuore non pompa bene sangue ai tessuti e se l’adipe in eccesso distanzia i capillari complicando la circolazione sanguigna si avrà una situazione di stasi e conseguente ritenzione.
Quindi come agiamo su questa situazione?
Sull’eccesso di adipe molto semplicemente con una dieta ipo-calorica, mentre sul sistema cardiovascolare per mezzo del movimento (meglio se non prevede salti e balzi).
Un esempio tra tutti è, oltre alla semplice camminata sul piano o in leggera pendenza, è il PHA (Peripheral Heart Action):
Una tipologia di allenamento strutturata in modo tale da indurre lo spostamento di sangue in diversi distretti corporei, quindi con una serie di esercizi a circuito che coinvolgano sia la parte superiore sia la parte inferiore del corpo.
Un programma di allenamento come esempio
Premetto che chiaramente un programma di allenamento non può andar bene per tutti poiché ognuno di noi è dverso e parte da situazioni completamente diverse, per cui necessita chiaramente di essere contestualizzato sulla persona (esempio la dieta dell’amica che dimagrisce, ma noi con la stessa invece non dimagriamo).
I requisiti per il Peripheral Heart Action Training
Sana costituzione. Ovviamente non devono sussistere problematiche di natura cardiovascolare, respiratoria ed articolare; è anche sconsigliabile alle persone fortemente in sottopeso e talvolta a quelle gravemente in sovrappeso ed obesità.
Ecco a te l’esempio che ti ho promesso!
Cardio 70%FCmax 10′
Stacchi 1×15
Overhead press 1×15
Crunch Inv. 1×20
Cardio 70%FCmax 10′
Vincenzo Sudi, Dottore in scienze delle attività motorie e sportive, divulgatore e Personal Trainer
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