Salvetti risponde al Comitato No-riapertura ex-Rari: rilascerà il parere sanitario sulla presenza dell’impianto
Livorno 15 settembre 2020
Il Coordinamento provinciale Rifiuti Zero Livorno esprime la propria soddisfazione per la risposta pervenuta da parte del Sindaco di Livorno, Luca Salvetti; al Comitato Aria pulita quartieri Nord (una delle oltre 30 realtà territoriali che fanno parte del nostro Coordinamento); il quale nell’ambito della propria attività volta a scongiurare la riapertura dell’impianto ex-Rari aveva chiesto ufficialmente al primo cittadino di intervenire; aprendo il procedimento per il rilascio del parere sanitario previsto dall’art. 29-quater del Testo unico ambientale.
Si tratta di una novità dirompente, in quanto tale parere del Sindaco, massima autorità di tutela della salute pubblica sul territorio, non è mai stato rilasciato in nessuno dei procedimenti autorizzatori che hanno riguardato in passato l’impianto.
A questo proposito, il Sindaco ha chiesto all’ASL di aprire la fase istruttoria per il rilascio del parere sanitario, novità anche questa di rilievo, visto che secondo il decreto regionale del 26 maggio scorso l’ASL non aveva fatto pervenire alcun contributo nei termini perentori di convocazione della conferenza di servizi.
Praticamente, fino all’intervento del Sindaco nessuna autorità si era ancora pronunciata sotto il profilo della tutela della salute pubblica in relazione alla riapertura dell’impianto!
Ora il sindaco potrà esprimersi sulla compatibilità della presenza di un impianto come quello ex-Rari.
Un impianto in una zona abitata come quella dei quartieri nord della città, in base alle valutazioni della rilevanza sanitaria delle emissioni; allo stato sanitario della popolazione interessata, dell’evoluzione del contesto urbanistico, ecc. ed in base al principio di precauzione.
In caso di parere negativo adeguatamente motivato, secondo una consolidata giurisprudenza, l’impianto non potrà essere autorizzato a riaprire.
Adesso la popolazione aspetta anche la risposta della Regione, che è destinataria di un’istanza del Comitato Quartieri Nord volta ad ottenere l’apertura di un procedimento di valutazione di impatto ambientale “postumo”, visto che – incredibilmente – tale valutazione non è stata mai effettuata fin dal 2011, data della prima autorizzazione integrata ambientale, pur essendo obbligatoria anche la valutazione di compatibilità ambientale dell’impianto con la zona in cui è collocato.