Sanità semplificata, meno burocrazia: più facile avere dispositivi medici grazie alla delibera “Nunziatina”
Meno burocrazia. La semplificazione riguarda i pazienti con condizioni cliniche o terapie che non muteranno nel tempo
Livorno 1 agosto 2024 – Sanità semplificata, meno burocrazia: più facile avere dispositivi medici grazie alla delibera “Nunziatina”
In Toscana, tempo qualche mese, sarà più semplice accedere a dispositivi medici per le persone che presentano alcune precise condizioni cliniche e terapeutiche irreversibili, come ad esempio para o tetraplegici ma anche tanti altri che, per varie malattie, hanno un’incontinenza o gli è stata praticata una stomia permanente.
La novità, di cui si stima che possano beneficiare 36 mila toscani, è contenuta in una delibera che semplifica i percorsi di erogazione in regime di assistenza integrativa, presentata dall’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini e già approvata dalla giunta.
Una delibera ribattezzata “Nunziatina”, il nome della signora che durante un’assemblea del sindacato pensionati intervenne per raccontare la sua storia e la sua battaglia contro la burocrazia.
Il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore al diritto alla salute Bezzini spiegano:
“Ad ottanta anni a Nunziatina è stata diagnosticata una patologia che l’ha resa incontinente a vita e ogni anno, da dieci; deve rifare la visita per ottenere le dotazioni che le spettano, certificando la sua condizione”.
Con naturalezza ci chiese se secondo noi le sue condizioni, ormai conclamate, sarebbero migliorate; incontinente infatti sarebbe rimasta. Nunziatina aveva ragione e ci siamo messi a lavoro per trovare una strada per la semplificazione di alcuni percorsi”.
“Sono diverse – continua Giani – le persone che hanno a che fare con burocrazia, uffici e spostamenti per ricevere le dotazioni che gli spettano.
Ad esempio una persona paraplegica è costretta ogni anno a portare alla Asl la certificazione che attesta la sua condizione patologica.
Con la delibera invece basterà presentare una sola volta la certificazione della patologia irreversibile e con quella potrà continuare il suo percorso assistenziale”.
“La semplificazione in sanità è un tema molto complesso, facile a dirsi ma difficile da realizzare perché molti dei percorsi del sistema sanitario dipendono da norme nazionali – commenta l’assessore Bezzini -.
In questi mesi però insieme agli uffici abbiamo lavorato per capire se la Regione, nel proprio ambito di competenza, aveva spazi di manovra per semplificarne alcuni, specialmente per quei pazienti che presentano patologie irreversibili e garantire loro un rinnovo automatico del piano terapeutico.
Siamo dunque soddisfatti di poter annunciare questa novità molto attesa, sollecitata anche dalle organizzazioni sindacali, e che entrerà a regime entro ottobre”. “E la soddisfazione è doppia quando sai che a beneficiarne sono persone che vivono una condizione di irreversibilità e che agevolarle in una procedura significa dare loro una preoccupazione in meno”.
Il rinnovo automatico del piano terapeutico è previsto per una serie di dispositivi medici ed alimenti individuati dalla Regione;
ausili assorbenti per l’urina, dispositivi medici per stomia, dispositivi medici per incontinenza fecale; cateteri vescicali ad intermittenza, condom e raccoglitori per urina, prodotti dietetici per persone affette da nefropatia cronica.
Se poi, di fronte all’aggravarsi della patologia irreversibile, qualcosa cambiasse e il paziente avesse bisogno di un quantitativo di dispositivi diverso, il medico potrà cambiare in ogni momento il percorso assistenziale. Ma anche in questo caso dovrà essere presentata solo la nuova prescrizione e non la certificazione.
Altre novità arriveranno nel 2025. Nella delibera si dispone infatti, dall’anno prossimo, l’accesso semplificato a protesi e ausili tecnologici per le persone disabili. La Regione attraverso il settore Sanità digitale ed innovazione lavorerà allo sviluppo di una ricetta elettronica apposita che consentirà di agevolare e accelerare certe procedure, riducendo la burocrazia a carico degli assistiti e dei loro familiari.
“Chi utilizza questi dispositivi – continua Bezzini – sono persone a cui è stata riconosciuta un’invalidità e che si trovano in una situazione clinica di disabilità grave e permanente. Hanno difficoltà negli spostamenti autonomi e in moltissimi casi devono essere aiutati da un caregiver. Con la tecnologia intendiamo superare gli adempimenti non necessari proponendo un nuovo strumento per tutta la Toscana che eviterà di dover stare dietro a procedure complesse, fare viaggi e tutta una serie di pratiche che possono arrecare disagio a persone che già vivono una condizione di fragilità”.
Per arrivare a questo saranno costituiti gruppi di lavoro con le Asl, i loro professionisti, i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta che contribuiranno all’individuazione del percorso più semplice, tenendo in considerazione le esigenze del paziente da un lato e gli adempimenti necessari previsti del sistema sanitario dall’altro. Le attività del gruppo di lavoro termineranno entro il 2024, così da consentire alla Regione di partire dall’anno prossimo con le nuove disposizioni.